Iniziative senza senso come Face your pockets di solito sono opera di chi non ha niente da fare. Riesci persino ad immaginare il momento in cui l’idea è stata concepita: serata tra amici, vino (in questo caso vodka perché sono russi), cazzeggio. Proprio per la facilità con la quale si entra in empatia con stravaganze del genere, di solito in rete la cosa si diffonde più velocemente di un appello per ritrovare una bambina rapita.
In questo casa si tratta di una cosa partecipativa. Le istruzioni sono semplici: svuotate la borsa e mettete tutti gli oggetti sul piano dello scanner, poi fate un po’ di spazio anche per voi e mettete la vostra faccia in mezzo agli oggetti durante la scansione (ad occhi chiusi!). Infine inviate l’immagine via mail insieme a nome, lavoro, lista degli oggetti. Vi vedrete pubblicati sul sito insieme a tanti altri. Semplice, e inutile. Cosa se ne facciano poi delle immagini non ne ho idea. Magari ci faranno una mostra (avete presente, noi siamo gli oggetti che possediamo, la privacy, l’esibizionismo, ecc…).