Tesori d’archivio: l’Alfabeto in Sogno di Giuseppe Maria Mitelli

«Ancorche dormano gli occhi, o miei scolari, l’anima però sempre veglia, e molto più intorno à quegli oggetti, ove più di frequente esercita le sue potenze. Io perciò, non è gran tempo, tutto rilassato in poter del sonno, fui da quel suo gentile ministro Morfeo circondato con Forme, e Visioni pertinenti alla nobilissima Arte del Disegno nostro unico diletto, e mio singolar esercitio: egli mi rappresentò le lettere dell’Alfabeto formate da incomposti Fantasmi, e da confuse Imagini, e mi comandò, che dovessi disegnare in proporzionate Figure quegli Embrioni, ch appena nati, svaniscono; onde io di subito svegliato, qui gli ho disposti con simetria, et alla vostra diligente applicatione dedicati».

Il testo — che si intuisce subito non essere stato scritto ieri né ieri l’altro — proviene dall’introduzione di Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare, un’opera che il pittore e incisore bolognese Giuseppe Maria Mitelli, vissuto tra il ‘600 e il ‘700, dedicò ai sui allievi.
Intitolata, appunto, A SVOI SCOLARI, la pagina introduttiva rappresenta un originale escamotage attraverso il quale l’artista dichiara la nobile e quasi soprannaturale origine di quel lavoro (Morfeo stesso gli è apparso in sogno) e lo scopo delle tavole che sarebbero seguite: fungere da modello per apprendere l’arte del disegno anatomico.

Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
(fonte: artvee.com)
Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
(fonte: artvee.com)
Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
(fonte: artvee.com)

«Vi priego intanto à far sì, che i miei sogni siano veri, e che i disegni mi riescano, e ne sarò certo allora, quando vedrò dalle mie fatiche, derivarne il vostro profitto, e Dio vi consoli» conclude Mitelli, che, nelle pagine successive, presenta una a una le lettere dell’alfabeto, disegnate come figure antropomorfe, circondate da elementi che raffigurano perlopiù dettagli delle varie parti del corpo — occhi, nasi, orecchie, mani, piedi, espressioni del viso, gesto, arti in movimento — e accompagnate da frasi che potremmo definire “ispirazionali” o “motivazionali”: «Vuol’ l’effe dir Fatica, e senza alcuna difficoltà da lei nasce sovente un second’effe e questa è la Fortuna», scrive sotto la F, o «L’I sopra il tutto ad Imitar ti inviti, e d’arte, e di natura il più perfetto, ch’imitato sarai, se bene imiti», o ancora «E l’O per i Pittori un mal negotio, et è cagion, che mai non han denari, quando si danno à l’O, che vuol dir l’Otio».

Pubblicato nel 1683, l’Alfabeto in sognole cui tavole si possono ammirare sulla piattaforma Artvee — è considerato un piccolo capolavoro del barocco italiano e fa parte della corposa produzione di Mitelli, che fu celebre soprattutto per le incisioni.
Figlio d’arte — il padre Agostino fu un apprezzato pittore, a un certo punto chiamato addirittura alla corte di Filippo IV di Spagna — Mitelli nacque a Bologna nel 1634 e fu allievo di alcuni dei più grandi artisti dell’epoca, tra cui Francesco Albani e il Guercino.

Ebbe una lunga e prolifica carriera, durata oltre cinquant’anni, durante i quali produsse un ragguardevole numero di opere, tra dipinti (ne sono però arrivati a noi pochi) e stampe, perlopiù acqueforti.
Tra i suoi soggetti preferiti c’erano le riproduzioni dei dipinti (stampò, tra gli altri, disegni da quadri di Tiziano, del Veronese, del Tintoretto e di Van Dyck), i giochi da tavolo, i cosiddetti Tarocchini Bolognesi e le scene — spesso satiriche e caricaturali — di vita popolare, quest’ultime accompagnate, talvolta, da sagaci commenti.
Morì nel 1718, quando ormai aveva superato gli ottanta, circa trentacinque anni dopo quella notte in cui Morfeo gli apparse in sogno.

Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
(fonte: artvee.com)
Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
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Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
(fonte: artvee.com)
Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
(fonte: artvee.com)
Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
(fonte: artvee.com)
Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
(fonte: artvee.com)
Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
(fonte: artvee.com)
Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
(fonte: artvee.com)
Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
(fonte: artvee.com)
Giuseppe Maria Mitelli, “Alfabeto In Sogno. Esemplare Per Disegnare”, 1683, Bologna
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