Un video mostra come si lavora nel reparto conservazione della British Library

La British Library è la biblioteca nazionale britannica. Inizialmente parte del British Museum, è diventata un’istituzione a sé stante nel 1973. Con i suoi 170 milioni di documenti, è una delle più grandi biblioteche pubbliche del mondo (dovrebbe essere la seconda, dopo la statunitense Library of Congress).
Il patrimonio di libri stampe antiche della British Library è notevole: dall’Evangeliario di Lindisfarne al Sutra del diamante, dall’unico manoscritto superstite del Beowulf alla Magna Charta, dalla Bibba di Gutenberg al First Folio con le opere di Shakespeare.
Queste e molte altre opere vanno mantenute in condizioni tali da poter resistere il più possibile allo scorrere del tempo e questo compito è affidato alla squadra di conservazione della biblioteca, che, in un recente filmato, racconta le proprie difficili ma affascinanti mansioni.

A differenza del restauro, la conservazione è fatta di interventi che non vanno a cambiare radicalmente l’aspetto dell’esemplare sul quale si lavora, orientandosi invece sul mantenimento delle migliori condizioni possibili.
Si tratta di operazioni che vanno eseguite con la massima cura, la massima precisione, la massima delicatezza, ma — come spiega nel video la conservatrice tessile Liz Rose — «devi imparare a non esserne spaventata. Devi diventarne amica [dell’esemplare che devi sistemare, ndr] prima di metterti effettivamente a lavorarci».
Il suo collega Roger Cox, che si occupa dei libri e che vediamo in azione mentre sta riparando un volume illustrato sui mammiferi australiani, dice che, quando vede un libro in quelle condizioni, sa «che il libro è triste, sembra stanco. Quindi sono molto felice quando rimetto tutto insieme, così la gente può usarlo di nuovo».

L’importanza della conservazione nell’ottica di agire nel bene della collettività — trattandosi di un patrimonio pubblico — viene sottolineata spesso nel filmato: «L’intera collezione appartiene alla nazione e dobbiamo mantenere i pezzi all’interno di quella collezione nelle migliori condizioni possibili» chiosa Rose, che appare ben conscia di quanto sia arduo il compito di provare a “fermare il tempo” e mettere un freno all’entropia, soprattutto quando le opere sulle quali lavorare sono potenzialmente moltissime.

Fotogramma del video “Conservation at the British Library”, British Library, 2023
Fotogramma del video “Conservation at the British Library”, British Library, 2023
Fotogramma del video “Conservation at the British Library”, British Library, 2023
Fotogramma del video “Conservation at the British Library”, British Library, 2023
Fotogramma del video “Conservation at the British Library”, British Library, 2023
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