Lo “unboxing” del First Folio di Shakespeare

Poche settimane fa parlavamo del First Folio — la raccolta completa delle opere di William Shakespeare, pubblicata per la prima volta nel 1623, sette anni dopo la morte del Bardo — che, quattro secoli più tardi, è servito come fonte di ispirazione per un carattere tipografico pensato per lo Shakespeare’s Globe di Londra, ricostruzione del Globe Theatre, il teatro in cui Shakespeare metteva in scena le sue tragedie e le sue commedie.

Curato da John Heminges e Henry Condell, due attori della sua compagnia, che girarono in lungo in largo per recuperare testi che altrimenti sarebbero andati perduti per sempre, il First Folio è oggi uno dei volumi più preziosi al mondo. Delle 750 copie originarie ne rimangono in circolazione meno di 200, e una di esse — conservata presso la National Art Library, antica biblioteca situata negli spazi del Victoria & Albert Museum — è protagonista di un interessante video di “unboxing”, in cui la bibliotecaria Elizabeth James e la curatrice dell’area Contemporary Performance del museo, Harriet Reed, mostrano il raro e magnifico tomo, ne raccontano la storia, e illustrano tutto ciò che l’umanità avrebbe perduto se Heminges, Condell e gli altri attori della compagnia non avessero preservato per i posteri i capolavori scespiriani.

Frame dal video “Unboxing Shakespeare’s First Folio”, V&A, 2023
Frame dal video “Unboxing Shakespeare’s First Folio”, V&A, 2023
Frame dal video “Unboxing Shakespeare’s First Folio”, V&A, 2023
Frame dal video “Unboxing Shakespeare’s First Folio”, V&A, 2023
Frame dal video “Unboxing Shakespeare’s First Folio”, V&A, 2023
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