Tesori d’archivio: la St Bride Library sta digitalizzando il suo archivio di antichi specimen tipografici

Per diversi secoli Fleet Street — una storica via del pieno centro di Londra che si trova tra la Royal Opera House e la Cattedrale di St. Paul — è stata il cuore dell’industria editoriale, del giornalismo e delle arti della stampa britanniche. Lì, a partire dagli inizi del ‘500 cominciarono a insediarsi le officine tipografiche della città, cui seguirono le case editrici e infine le redazioni dei quotidiani, che rimasero in zona fin quasi alla fine del ‘900, quando le sedi dei giornali iniziarono a spostarsi in altre zone.

Per via dell’altissima densità di tipografi e stampatori, nel 1891 a due passi da Fleet Street nacque la St Bride Foundation, pensata come centro culturale, educativo e ricreativo per i lavoratori del settore tipografico e per la gente del posto. La fondazione ospitava, tra le altre cose, una scuola di stampa e una piscina pubblica, e organizzava attività di ogni tipo: dalle conferenze ai tornei di ping pong. Pochi anni più tardi, nel 1895, venne inaugurata anche una biblioteca, la St Bride Library, che con gli anni raccolse una quantità straordinaria di volumi, giornali e cataloghi relativi alle arti della stampa.

“Caractères de l’imprimerie”, di Pierre Simon Fournier, Francia, 1742, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Caractères de l’imprimerie”, di Pierre Simon Fournier, Francia, 1742, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Caractères de l’imprimerie”, di Pierre Simon Fournier, Francia, 1742, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)

Coi suoi 4 km di scaffali, disseminati tra decine di stanze, e una collezione di oltre 100 mila pezzi, la biblioteca è una delle più importanti del mondo nell’ambito della tipografia, del type design e della progettazione editoriale. Conserva anche una delle maggiori raccolte di specimen tipografici e nel 2020, grazie anche a una campagna di raccolta fondi, la St Bride Library ha iniziato a digitalizzarli.

La prima parte di questo progetto di digitalizzazione si è focalizzata sugli specimen più antichi, quelli precedenti al 1830, che sono stati caricati sulla piattaforma dell’Internet Archive.
Al momento ci sono 144 esemplari, che si possono consultare liberamente e, volendo, anche scaricare.
Tra i volumi, appaiono anche mostri sacri della tipografia come Bodoni, Caslon e Didot.

“Fregi e majuscole incise e fuse da Giambattista Bodoni direttore della Stamperia Reale”, di Giambattista Bodoni, Italia, 1771, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Fregi e majuscole incise e fuse da Giambattista Bodoni direttore della Stamperia Reale”, di Giambattista Bodoni, Italia, 1771, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Fregi e majuscole incise e fuse da Giambattista Bodoni direttore della Stamperia Reale”, di Giambattista Bodoni, Italia, 1771, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Proeve van letteren”, di J. de Groot, Paesi Bassi, 1781, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Proeve van letteren”, di J. de Groot, Paesi Bassi, 1781, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Proeve van letteren”, di J. de Groot, Paesi Bassi, 1781, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“A specimen of printing types”, di William Caslon, Regno Unito, 1785, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“A specimen of printing types”, di William Caslon, Regno Unito, 1785, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“A specimen of printing types”, di William Caslon, Regno Unito, 1785, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Specimen des caractères de la Fonderie Polyamatype”, Henri Didot, Legrand et Cie, Francia, 1828, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Specimen des caractères de la Fonderie Polyamatype”, Henri Didot, Legrand et Cie, Francia, 1828, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Specimen des caractères de la Fonderie Polyamatype”, Henri Didot, Legrand et Cie, Francia, 1828, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Manuale tipografico”, di Giambattista Bodoni, Italia, 1788, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Manuale tipografico”, di Giambattista Bodoni, Italia, 1788, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Manuale tipografico”, di Giambattista Bodoni, Italia, 1788, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Bower and Bacon’s improved specimen of printing types”, Bower and Bacon, Regno Unito, 1830, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Bower and Bacon’s improved specimen of printing types”, Bower and Bacon, Regno Unito, 1830, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
“Bower and Bacon’s improved specimen of printing types”, Bower and Bacon, Regno Unito, 1830, dalla collezione della St Bride Library
(fonte: archive.org)
Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.