«Seminare fiori dai semi, piantare un giardino e sviluppare uno spazio verde comunitario sono atti di speranza. Non vi è alcuna garanzia che il tempo e le circostanze coopereranno con i nostri piani, ma se siamo disposti a sporcarci le mani, annaffiare ciò che abbiamo seminato e investire la nostra attenzione, allora spesso può essere una ricompensa sufficiente» scrive Janine Vangool, progettista canadese e “one-woman band” della rivista indipendente Uppercase, della quale è fondatrice, direttrice, editrice e designer, con in più il merito di eccellere in ciascun aspetto del suo poliedrico lavoro, avendo portato il magazine a diventare un punto di riferimento a livello globale per chi pratica tutte quelle attività creative che vanno dal cucito alla ceramica, dal ricamo al découpage, dalla stampa artigianale all’arte tessile, fino a creare una vera e propria comunità internazionale di appassionate e appassionati.
(fonte: uppercasemagazine.com)
In uscita ogni tre mesi, Uppercase raccoglie interviste e tutorial, presenta progetti e realtà interessanti, consiglia libri e soprattutto fornisce una enorme quantità di ispirazioni a chiunque voglia misurarsi con piccoli e grandi lavori che impegnano le mani e la fantasia.
Il nuovo numero — che si acquista online, da solo o in abbonamento — è arrivato insieme alla primavera e non poteva che focalizzare l’attenzione sul rinascere della natura, che funge da tema centrale per tutte le oltre 130 pagine del volume, nelle quali si può sbirciare grazie al video qui sopra.
«Durante questi tempi difficili» sostiene Vangool nell’editoriale di apertura, «molte e molti di noi si sono rivolti alla natura per il nutrimento e la guarigione. Non solo abbiamo coltivato frutta, verdura e fiori, abbiamo prodotto arte, design e artigianato ispirati al giardino. Spesso il modo migliore per prendersi cura di se stessi è prendersi cura di qualcosa che è completamente al di fuori del proprio essere».
