Sei “paster” illustrati da altrettanti talenti della comunicazione per la pasta di Casa Milo

Con ogni probabilità esistono più formati di pasta che giorni in un anno. Solo in Italia ne mangiamo più di 300: spaghetti, spaghettoni, spaghettini, linguine, fettuccine, tagliatelle, bucatini, tagliolini, maccheroni, rigatoni, rigatini, penne lisce, penne rigate, mezze penne, paccheri, sedanini, fusilli, farfalle [prendo fiato], gomiti, gomitoni, orecchiette, trofie, cavatelli, e un’infinità di altri nomi — alcuni diffusi solo a livello regionale — che rimandano a loro volta a forme, volumi e consistenze che nelle nostre menti leghiamo automaticamente a sapori e ricordi, scatenando talvolta associazioni di pensieri che sconfinano nel terreno della fantasia, specialmente per tutti quei tipi di pasta che si chiamano come parti del corpo, come animali, come oggetti.

Non c’è probabilmente altro cibo che, come la pasta, possa vantare un “vocabolario” tanto ricco di linee, pattern, simboli e metafore: praticamente gli attrezzi del mestiere di illustratrici e illustratori. È quindi quantomeno curioso che l’industria pastaria — tranne rari e sporadici episodi — non utilizzi di più l’illustrazione nella propria comunicazione, soprattutto in un paese come il nostro in cui la pasta abbonda, certo, ma anche in fatto di talenti dell’illustrazione non abbiamo nulla da invidiare a chicchessia.

Illustrazione di Valerio Vidali per Paster
(courtesy: Casa Milo)
Illustrazione di Camilla Falsini per Paster
(courtesy: Casa Milo)

I risultati, quando il mondo della pasta incontra quello delle artiste e degli artisti che lavorano con matite e penne grafiche, possono essere strabilianti, come dimostra il nuovo progetto di Casa Milo, storica azienda pugliese nata a fine ‘800 con la produzione olio extravergine d’oliva e poi trasformatasi circa trent’anni fa in pastificio specializzato in pasta secca, pasta fresca e prodotti da forno.

Molto attenta a quello che è il panorama delle nuove generazioni di professioniste e professionisti della creatività, Casa Milo aveva già puntato pochi mesi fa su 12 giovani talenti della fotografia italiana per un bel calendario, e ora rilancia con una campagna — a cura dell’agenzia barese Yello! — che ha coinvolto sei tra i più interessanti nomi dell’illustrazione. Si tratta di Monica Barengo, Fernando Cobelo, Marco De Masi, Massimiliano Di Lauro, Camilla Falsini e Valerio Vidali, artiste e artisti di livello internazionale che per l’occasione hanno inserito l’elemento pasta all’interno del loro immaginario, tirandone fuori interpretazioni assai affascinanti, che giocano sulla forma dei tipi di pasta, sui loro sapori e sulle potenzialità immaginifiche di quelli che sono veri e propri “pezzi di design” che ogni giorno o quasi mettiamo nel piatto e poi mangiamo.

Barengo, Cobelo, De Masi, Di Lauro, Falsini e Vidalo hanno disegnato un poster a testa, o meglio un Paster.
Tutte le stampe sono in un’edizione limitata di soli 240 pezzi, che non si possono acquistare però si possono vincere, attraverso un concorso che li mette in palio su Instagram, direttamente sull’account di Casa Milo.
Qui tutte le informazioni per partecipare, entro il 17 aprile.

Illustrazione di Monica Barengo per Paster
(courtesy: Casa Milo)
Illustrazione di Fernando Cobelo per Paster
(courtesy: Casa Milo)
Illustrazione di Massimiliano Di Lauro per Paster
(courtesy: Casa Milo)
Illustrazione di Marco De Masi per Paster
(courtesy: Casa Milo)
(courtesy: Casa Milo)
Un messaggio

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