Prima o poi capita di imbattersi in qualche str… piccione. Un assoluto stron… piccione pieno di maleducazione e scortesia, che non esita un istante a superarti quando sei in coda, a non fermarsi mentre passi sulle strisce, a passarti persino sopra, se necessario. E in mezzo alla tracotanza e alla sgarberia, all’insolenza e alla prevaricazione, la rabbia e l’insofferenza dapprima germogliano e poi crescono rigogliose anche nel più pacifico e tranquillo degli esseri umani.
Che fare in un mondo di stro… piccioni? Si può provare ad allontanarsene, oppure a scacciarli via, ma gli ignobili st… piccioni sono tanti, tantissimi, e sono ovunque, inevitabili e infestanti come… come piccioni, appunto. E alla fine, forse, non resta che una soluzione, la peggiore in assoluto, cioè arrendersi allo status quo.
Se di recente un corto di animazione ci ha spiegato perché i piccioni — quelli veri, che volano e scacazzano — hanno conquistato il mondo, in questo caso il povero volatile diventa metafora di una società dominata dall’inciviltà e dalla strafottenza.
Seppur piena di ironia, la visione dell’autore — il regista sudcoreano Sang Joon Kim, che vive e lavora a New York — è cupa e svuotata da ogni speranza: in mezzo ai piccioni, tocca essere a propria volta un piccione.
Presentato in diversi festival in giro per il mondo, Pigeon è uscito pochi giorni fa su Vimeo, inserito tra gli Staff Pick della piattaforma.


