The Genoeser: anche Genova ha la sua “rivista illustrata che non esiste”

«Una città, una rivista immaginaria, due illustrazioni al mese per raccontarne bellezze e contraddizioni».
Così si presenta The Genoeser, ultima nata nella lunga lista di “riviste che non esistono” e che, a partire dalla capostipite, The Parisianer — chiaramente ispirata allo storico magazine culturale The New Yorker —, hanno creato una vera e propria rete che si allarga su più continenti, da Tokyo a Montréal, da Shanghai a Bruxelles, da Barcellona a Madrid, da Milano a Palermo (più tante altre che continuano a spuntare in giro per il mondo), puntando sul medesimo format: raccontare la città unicamente attraverso le copertine, affidando le illustrazioni ad artiste e artisti sempre differenti.

(courtesy: The Genoeser)

Dietro a The Genoeser c’è una squadra tutta al femminile, formata da Francesca Sperti, art director e visual designer, Corinna Trucco, storica dell’arte contemporanea e redattrice/copywriter, Barbara Gasperini, producer di eventi culturali, e Sara De Martino, amministrativa e social media manager.
«Le strade di alcune di noi si sono incrociate anni fa, in momenti diversi, tra le fila delle fondatrici e dei fondatori di Cotonfioc Festival, il primo festival di arti visive del capoluogo ligure, che ha purtroppo subito una battuta di arresto con l’avvento della pandemia» raccontano le quattro. «Altri incontri invece sono stati più milanesi che genovesi. Abbiamo un legame particolare con la città di Milano in cui, per periodi diversi, alcune di noi si sono trovate a vivere, chi tornando, chi rimanendo, ma senza mai smettere di credere nelle potenzialità di Genova e nell’importanza di creare progetti che dessero nuova linfa alla vita culturale della città».
Proprio a Milano, De Martini, Gasperini, Sperti e Trucco hanno avuto modo di conoscere da vicino il progetto The Milaneser, fondato dallo studio di comunicazione Zetalab, e hanno pensato di portare l’idea anche a Genova.

(courtesy: The Genoeser)

Dopo molto lavoro dietro alle quinte, The Genoeser è stato ufficialmente lanciato lo scorso gennaio, accompagnato dalle parole dello scrittore genovese Maurizio Maggiani, tratte dal suo libro Mi sono perso a Genova. Una guida.
Quel “Genova non è mai una cosa sola” farà da bussola a tutte le copertine che usciranno nel 2022, improntate sul mostrare la bellezza del luogo ma anche le sue contraddizioni — dopotutto leggenda vuole che il nome stesso della città, che guarda contemporaneamente il mare e i monti, derivi da Giano, il dio bifonte, e, come sottolineano Gasperini, Trucco, De Martini e Sperti, «Ce le siamo addirittura scritte dentro la cattedrale le nostre origini mitiche, pagane, mediterranee: Janus, primus rex Italiae de progenie gigantum, qui fundavit Genuam tempore Abrahae, cioè “Giano, primo re d’Italia della stirpe dei Giganti, che fondò Genova ai tempi di Abramo”».

Per quanto riguarda la scelta dei nomi coinvolti, il progetto si avvarrà soprattutto di talenti locali: «vogliamo accendere un riflettore sulle tante illustratrici e i tanti illustratori genovesi, spesso costretti a spostarsi per portare avanti il loro percorso artistico» spiegano.
Non mancheranno, tuttavia, ospiti “foresti” — come dicono loro —, in modo tale da avere «un occhio esterno sulla città», puntando inizialmente su coloro che le fondatrici hanno avuto già modo di conoscere durante le varie edizioni del festival Cotonfioc.
Il prossimo anno, però, oltre a chi disegnerà le copertine su invito, verranno selezionate altre autrici e altri autori attraverso una call.

La prima copertina, affidata a uno dei migliori talenti genovesi, Jacopo Oliveri, in arte Fatomale, è stata lanciata oggi stesso, data scelta tutt’altro che a caso perché in questo stesso giorno di 97 anni fa, il 21 febbraio del 1925, usciva il primo numero del New Yorker.
A questa ne seguiranno molte altre, una ogni due settimane, ciascuna anticipata da una presentazione dell’autrice o dell’autore.
Dal prossimo aprile si potranno anche acquistare attraverso un negozio online.

The Genoeser n.01, 21 febbraio 2022

«Il crollo del ponte Morandi e la ricostruzione del viadotto San Giorgio su progetto di Renzo Piano hanno segnato una svolta nella vita di tuttə lə genovesi, e soprattutto in quella dellə abitanti della zona interessata dalla tragedia. Il nuovo Parco del Polcevera di Stefano Boeri rappresenta oggi un polmone verde dove fare sport, passeggiate e creare una nuova comunità proprio attorno al simbolo della rinascita di Genova.
In questa illustrazione il parco prende vita in uno scenario idilliaco, sognante, quasi allucinato, il cui orizzonte edificato lascia posto a una natura arcadica e gioiosa».

Copertina di Jacopo Oliveri (Fatomale).
Nato e cresciuto a Genova, Oliveri ha studiato fumetto e illustrazione a Bologna per poi prendere una master in pittura nella sua città.
Ha collaborato con Nike, il Corriere della Sera, Gas Jeans, Hoppípolla, Piece & Love e tante altre realtà.
È tra i fondatori del collettivo Studio Matto.

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