Tesori d’archivio: i collage e i paper cut di H. C. Andersen

«Tagliare, è il primo passo per la poesia» scriveva Hans Christian Andersen nel luglio del 1867 in una lettera indirizzata alla sua cara amica Dorothea Melchior, moglie del ricco uomo d’affari Moritz G. Melchior, anche lui nella cerchia delle persone più care all’autore de La sirenetta, La regina delle nevi, I vestiti nuovi dell’imperatore e Il soldatino di stagno.
All’epoca il grande scrittore danese aveva 62 anni, aveva già pubblicato romanzi, raccolte di poesie, decine di opere teatrali, e soprattutto numerosi volumi pieni di fiabe ancora oggi lette e amate in tutto il mondo da persone di ogni età, genere, lingua ed etnia.
Coloro che lo frequentavano, tuttavia, oltre che come stimato e popolare uomo di lettere lo conoscevano anche come appassionato “paper artist”.

Autoritratto
(fonte: Odense Bys Museer)

Se infatti nella sua produzione più importante — le fiabe — Andersen aveva trasformato in arte il “taglia e cuci” di molteplici spunti — dalle antiche leggende ai racconti popolari —, mostrando anche un vero talento nel “riciclare” i motivi, i simboli e gli elementi con i quali popolava le sue storie, riprendendoli da prospettive e angolazioni sempre differenti, allo stesso modo si divertiva a riciclare e tagliare — materialmente — la carta, creando, aiutato solo da un paio di forbici, dei fantastici personaggi, delle bizzarre creature e dei magici scenari.

Andersen ritagliava le sue silhouette come passatempo: non le vendeva, ma ne faceva regali ad amiche e amici, così come ai loro figli e alle loro figlie, e alle ammiratrici e agli ammiratori che avevano occasione di incontrarlo. Oppure capitava che si mettesse al lavoro con le fedeli forbici mentre narrava una storia davanti un pubblico, completando la sua creazione proprio nel momento finale del racconto.
Di opere del genere (che ho scoperto grazie a un vecchio post della sempre preziosissima Anna Castagnoli) probabilmente Andersen ne produsse a migliaia. Oggi ce ne sono in giro circa 400, giunte fino a noi soprattutto grazie alle persone che le ricevettero in dono e che, saggiamente, le conservarono con cura. La maggior parte di esse è custodita a Odense, città natale dello scrittore (dove, tra l’altro, ha da poco aperto la nuova H.C. Andersen House), presso l’Odense Bys Museer, che ha una sezione interamente dedicata al più celebre tra i cittadini della località danese. Si possono ammirare a partire da qui.

Piccola curiosità: tra gli estimatori di questo lato meno conosciuto dell’autore danese ci fu Andy Warhol, che lo omaggiò in una serie di serigrafie del 1987, intitolata, appunto, Hans Christian Andersen.

Pierrot che salta
(fonte: Odense Bys Museer)
Omino con braccia e gambe sottili
(fonte: Odense Bys Museer)
Mugnaio con parrucca e cappello. Le ali superiori sono portapenne, le ali inferiori sono braccia, una delle quali tiene un bastone
(fonte: Odense Bys Museer)
Uomini che danzano, 1848
(fonte: Odense Bys Museer)
Donna con quattro seni cadenti – Dea della fertilità, 1859
(fonte: Odense Bys Museer)
Pirata con giacca a cuori e stivali
(fonte: Odense Bys Museer)
Pirata con orecchini e grandi stivali
(fonte: Odense Bys Museer)
Decorazione per albero di Natale: donna sulle punte in abito con maniche a sbuffo
(fonte: Odense Bys Museer)
Decorazione per albero di Natale: pirata con giacca verde e cappello nero con ornamenti
(fonte: Odense Bys Museer)
Decorazione per albero di Natale: donna in abito giallo decorato a penna e cappello quadrato con pattern
(fonte: Odense Bys Museer)
Sipario teatrale con ballerine e fronde di un albero
(fonte: Odense Bys Museer)
Figura con tre teste
(fonte: Odense Bys Museer)
Testa con grandi orecchie
(fonte: Odense Bys Museer)
Clown che regge un vassoio sul quale ci sono degli edifici
(fonte: Odense Bys Museer)
Moschea con minareti, e persona sull’uscio, 1859
(fonte: Odense Bys Museer)
Ballerine in una bottiglia tappata
Regalo natalizio per la famiglia Ørsted.
(fonte: Odense Bys Museer)
(fonte: Odense Bys Museer)
Regina di cuori con le ali e a una lira, ritagliata da un programma di concerto
(fonte: Odense Bys Museer)
Composizione, 1864
(fonte: Odense Bys Museer)
Acrobata
(fonte: Odense Bys Museer)
Composizione per Dorothea Melchior: mugnaio, goblin, teschi, cigni, angeli, ballerine, mani, maschere, Pierrot danzanti e Ole Chiudigliocchi [personaggio di una fiaba di Andersen, ndr](fonte: Odense Bys Museer)
Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.