La nuova Fedrigoni 365 è un gioiello di stampa, progettazione editoriale e rilegatura

Il 2018 fu l’anno del nero. Il 2019 arrivò il bianco. Il 2020 fu la volta di tutto quel che c’è nel mezzo: i colori, con un arcobaleno di carte riciclate. E l’anno scorso, di nuovo all’insegna di tinte e sfumature, qualcuno ha premuto il tasto random: da ormai un lustro l’agenda-calendario Fedrigoni 365 è al contempo un sfida creativa, una dimostrazione di quello che è lo stato dell’arte in fatto di carte e stampa, e un gioiello di progettazione editoriale, grafica e illustrazione.

Ideato dalla filiale britannica del colosso cartario Fedrigoni, il progetto ha coinvolto fin dalla prima edizione i talenti e gli studi creativi del Regno Unito. Questi, selezionati attraverso una call, hanno inviato le proprie opere, cioè le loro interpretazioni delle date, che appaiono giorno dopo giorno tra le pagine del volume. O meglio, i volumi, perché nell’edizione 2022, per la prima volta, la Fedrigoni 365 si fa in quattro, con un tomo a trimestre, ciascuno dei quali affidato, per quanto riguarda la stampa, a una realtà differente: il primo volume a Hampton, il secondo a Team, il terzo a Kingsbury Press e infine il quarto ad HP, che ha puntato sulla stampa digitale, collaborando con l’agenzia creativa Screaming Colour e producendo un libriccino in tre differenti versioni, tutte stampate con inchiostri metallici.

Le carte utilizzate su tutti i volumi — progettati dallo studio TM, di base a Londra — sono quelle della linea Materica di Fedrigoni, ruvide al tatto e composte da diversi materiali certificati («25% di pura cellulosa vergine ECF, 20% fibre di recupero, 40% di cellulosa CTMP e 15% fibre di cotone» riporta la descrizione), che sono poi state rilegate da Diamond Print Services, utilizzando tecniche differenti per ognuno dei quattro libri.

L’agenda-calendario ha coinvolto centinaia di nomi della scena britannica del design e dell’illustrazione, e si può acquistare online sul sito della libreria/casa editrice Counter-Print.