Era una nuvola: la storia della scrittura reimmaginata da Cairoli e Casagrande in un libro-poster

Chi ha inventato le lettere? E se le cose non fossero andate come ci raccontano di solito ma ci fosse lo zampino di un misterioso popolo, quello dei Glifi?
Nel loro “libro da parati”, Ilaria Cairoli e Alberto Casagrande hanno provato a immaginarlo

La storia della scrittura è una storia ancora incompleta. Non solo perché la parola scritta è al centro dell’attuale, continua e rapidissima evoluzione dei mezzi e degli strumenti di comunicazione — tra lettere digitali, realtà aumentata, caratteri variabili, nuovi pittogrammi (gli emoji) e meme — ma anche perché là fuori ci sono documenti a tutt’oggi indecifrabili, e prove e testimonianze che devono ancora essere scoperte, e che forse aiuteranno, in futuro, a riscrivere, appunto, ciò che sappiamo dell’invenzione e dell’evoluzione della scrittura, e a far luce sul lungo e tortuoso percorso che, dai primi disegni rupestri del paleolitico, ha portato agli alfabeti che tuttora utilizziamo per mandare un Whatsapp con la lista della spesa: durante il cammino sono infatti andati perduti molti tasselli fondamentali, e studiose e studiosi cercano di ricostruirli.

Era una nuvola
AUTRICE E AUTORE
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande
CASA EDITRICE
Verbavolant Edizioni

Ma se invece non fosse andata davvero così? Se la storia fosse tutto sommato più semplice ma anche molto più affascinante? È questa la tesi fantastica di un libriccino molto particolare, sia nella forma che nella sostanza.

Si intitola Era una nuvola, è stato pubblicato da Verbavolant Edizioni, ed è opera di un’autrice e un autore che in mezzo alle lettere sono perfettamente a loro agio: lei è Ilaria Cairoli, bibliotecaria e scrittrice che viene da studi di storia e letteratura, approfondendo poi temi come la promozione alla lettura e la comunicazione visiva; lui è Alberto Casagrande, illustratore di grande talento con una notevole passione per lettering e tipografia, e un gran bel portfolio fatto di progetti personali e collaborazioni con realtà come Monocle, La Repubblica, La Stampa, Medici Senza Frontiere e le Nazioni Unite.

Cairoli e Casagrande hanno incrociato le loro strade qualche anno fa, incontrandosi prima sul lavoro e poi in tram, e proprio al vecchio mezzo di trasporto su rotaia hanno dedicato un libro — Tram!, uscito nel 2019 per l’editore Lavieri — in cui le lettere avevano un ruolo narrativo anche visivamente, e non solo nel testo del racconto.
Da allora il duo ha continuato a collaborare, anche per diletto, partecipando, ad esempio, a un laboratorio di serigrafia organizzato dalla libreria indipendente milanese SpazioB**K. È stato lì che è uscito fuori per la prima volta lo spunto che avrebbe poi dato vita a Era una nuvola: come hanno raccontato durante un’intervista, in quell’occasione produssero una stampa in cui si vedeva una fabbrica piena di lettere che formavano un’onomatopea.
Lungi dal rimaner congelata e confinata dentro a quella serigrafia, l’idea è rimasta per un po’ a marinare nell’immaginario di Casagrande e Cairoli, che alla fine hanno deciso di utilizzarla per un nuovo progetto, ampliando il concetto e costruendoci attorno una storia, che è poi il racconto immaginario della nascita della scrittura.

Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)

Era una nuvola narra di un antico e misterioso popolo, i Glifi — nome tutt’altro che casuale: in tipografia il glifo (dal greco glýphō, incidere) è la rappresentazione concreta dei grafemi. Le lettere, dunque, sono glifi, così come lo sono la punteggiatura, i numeri e simboli matematici.
I Glifi di Casagrande e Cairoli hanno però gambe, braccia e volti, e vivono sulla terra da milioni di anni, non visti da un’altra strana specie di bipedi che sta sempre più rapidamente occupando il pianeta: «camminavano su due zampe, non avevano ali. Avevano pensieri complessi, facevano cose incredibili e sapevano inventare storie ancora più sorprendenti» ci spiega la storia, parlando di quei bizzarri esseri che non sono altro che umani.
I loro pensieri, capaci di diventar parole, sono però evanescenti, e i Glifi sanno bene che, per poter sperare di avere un futuro, quelle creature, piene di potenziale, devono trovare la maniera di fissare in qualche modo le loro idee.
A un certo punto i Glifi avvistano una strana nuvola, e scoprono che con quella riescono a fabbricare qualcosa: dei segni; segni capaci di rendere concreti i pensieri di quei curiosi bipedi. Ed è così che, dentro a una enorme fabbrica, usano la nuvola per costruire le lettere, regalando così all’homo sapiens sapiens il più grande dono possibile: quello della scrittura.

A questa immaginifica fiaba, Cairoli e Casagrande hanno deciso di dare una forma inconsueta. Di trasformarla, cioè, in un manifesto, pensandola appositamente per l’unica casa editrice italiana che pubblica i Libri da Parati, cioè Verbavolant Editrice, che nell’omonima collana dà alle stampe opere che si leggono e si guardano dispiegando un grande poster, che poi eventualmente si può anche appendere al muro.
Era una nuvola è quindi una storia che man mano si allarga, fino a diventare un gigantesca pagina di 70x100cm, in un’apoteosi di lettere e colori capace di conquistare la fantasia di bambine e bambini (la lettura è consigliata dagli 8 anni in su) ma anche il cuore di appassionate e appassionati di tipografia e storia della scrittura.

Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Ilaria Cairoli, Alberto Casagrande, “Era una nuvola”, Verbavolant Edizioni, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
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