Dadi, tombola e dama: da Opificio Studio tre giochi tradizionali, in legno e tessuto nautico

La dimensione ludica è stata ormai quasi totalmente assorbita dal mondo digitale. Oltre ai videogame, che dietro e dentro a un monitor ci sono nati, oggi si usa uno schermo per giocare praticamente a qualsiasi cosa, dalle carte agli scacchi, fino ai giochi di società. Ne abbiamo guadagnato in comodità, con la possibilità di avere qualsiasi tipo di attività — pure le più bizzarre e meno conosciute — letteralmente a portata di mano, in qualunque momento, ovunque e con chiunque, anche insieme a persone che vivono dall’altra parte del pianeta. Ciò che abbiamo perso, ovviamente, è l’aspetto sociale, perlomeno quello “in presenza”. Ma non solo: quello che, almeno per ora, manca alla realtà digitale è la materialità, il toccare, saggiare, sfregare, maneggiare.
Puoi tranquillamente giocare a tombola online, con un generatore casuale a estrarre i numeri e il codice che ti dice immediatamente se hai fatto ambo, terna, quaterna o cinquina. Quel che non c’è è la mano che fruga nel sacchetto, l’occhio che cerca di capire se è un 6 o un 9 quello che è uscito. Non c’è la nonna un po’ rincoglionita che non s’accorge di aver fatto ambo (alla mia capita ogni singolo Natale da non so quanti anni). Non ci sono le manine delle bambine e dei bambini a rigirarsi i numeri in legno tra le dita, esplorandoli uno a uno con sguardo attento. Non c’è l’urlo felice di chi fa tombola né la confusione dell’immediato “post-partita” con tutti semini segnaposto sparpagliati sul tavolo.

Essendo ormai lì lo spartiacque — materiale vs. immateriale — chi oggi produce giochi fisici lo fa prestando particolare attenzione alla forma, ai materiali e alle sensazioni che questi possono offrire.
È ciò che contraddistingue, ad esempio, i prodotti recentemente lanciati da Opificio Studio.

Opificio Studio, “Tombolo”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “Tombolo”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “Tombolo”
(foto e courtesy: Opificio Studio)

Nato poco più di dieci anni fa dall’incontro tra un’artista, Chiara Moro, e un designer, Alessandro Mazzero, Opificio Studio lavora nell’ambito della progettazione, in tutte le sue forme: dalla grafica all’artigianato.
La linea di giochi appena lanciata consiste in tre grandi classici come la tombola, la dama e i dadi, realizzati con un’estrema cura del dettaglio attorno a due materiali, che sono anche i veri protagonisti dell’intero progetto: il legno e il tessuto.
In legno sono i numeri della tombola, le pedine della dama e i dadi, mentre il tessuto nautico diventa il cartellone e le cartelle, il campo da gioco e le istruzioni.

«Ho scelto personalmente, con cura, e tornito con le mani doloranti molti dei pezzi in legno che compongono questi tre giochi» racconta Moro. «Abbiamo tagliato uno ad uno i tessuti che fungono da spiegazioni e da tabelloni di gioco. E Alessandro ha pensato a quelli che avrebbe voluto come giochi da tenersi in casa, con una grafica decisa e colorata».
Ogni singolo pezzo, dunque, è fatto a mano, in Italia, con materiali italiani e tanta attenzione all’ambiente.
«Tutte le parti che compongono i nostri oggetti sono state pensate e realizzate tra Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Alto Adige» spiegano Moro e Mazzero. «Lavoriamo con artigiani che sono prima di tutto nostri amici: capiscono le nostre esigenze, condividono i nostri valori, fanno parte della nostra vita anche fuori dal lavoro. Il 100% del materiale che utilizziamo è attento all’ambiente: le parti in legno derivano da materiale forestale certificato FSC®, le carte che compongono il packaging provengono da foreste aderenti al modello di certificazione forestale FSC®, oppure Controlled Wood, il nostro tessuto nautico deriva dal riciclo della plastica, è impermeabile, facilmente lavabile e durevole nel tempo, la pochette è in cotone organico. Prediligiamo materiali rinnovabili ed ecosostenibili».

I tre giochi si chiamano Tombolo, Domina e Kùbos e sono appunto accompagnati da tessuti che ne raccontano le loro straordinarie storie e spiegano come si gioca (per la dama ci sono le istruzioni per diversi giochi, oltre a quello tradizionale: Dama angolare, Dama al contrario, Lupo e pecore, Dama francese, Dama italiana e Bashne; per i dadi invece appaiono le regole per uno, due, tre e quattro dadi).
Si acquistano online oppure presso il Lovethesign Concept Store, a Padova, in Piazza della Frutta 35.

Opificio Studio, “Tombolo”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “Tombolo”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “Tombolo”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “Tombolo”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “La Domina”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “La Domina”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “La Domina”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “La Domina”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “Kùbos”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “Kùbos”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “Kùbos”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
Opificio Studio, “Kùbos”
(foto e courtesy: Opificio Studio)
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