Florilegium: il calendario floreale 2022 di Juls Criveller

Per anni ho pensato che il Bach degli omonimi fiori fosse quel Bach: il compositore, il genio delle fughe e delle Variazioni Goldberg. Senza prendermi la briga di andare a verificare, ho passato lunghi anni nella convinzione che le ampolline che avevo visto e sentito nominare nell’erboristeria in cui si riforniva mia madre fossero delle specie di pozioni magiche che avevano a che fare con le piante, certo, ma anche con la musica classica. Fu poi ai tempi dell’università, quando un mio amico li usava regolarmente, che l’arcano si svelò: Johann Sebastian non c’entrava nulla. Si trattava di un altro Bach, Edward, un medico, arrivato due secoli dopo dal Regno Unito per spiegare al mondo che coi fiori si poteva andare a intervenire su stati d’animo e personalità.
Pur non avendone mai fatto uso (sarà stata la delusione del Bach “sbagliato”? In compenso appena arriva il freddo vado in erboristeria a far scorta di erbe e semi e preparo tisane calde per tutto l’autunno e tutto l’inverno), e propendendo decisamente per lo scetticismo nei confronti di tutto ciò che concerne la medicina alternativa (allergico a diversi antibiotici, sono cresciuto coi rimedi omeopatici ma quando c’erano problemi più seri ecco che arrivavano le medicine delle tradizionali farmacie), sono comunque affascinato da quanto ha a che fare con fiori e piante, restando incantato da forme, colori, odori, significati, simbologie e “aura magica” — tanto nelle meraviglie della natura “in carne e ossa” quanto nella loro rappresentazione.

Datemi dunque libri coi fiori e le piante, e guide, manuali, poster e calendari, come quello della designer e artista Juls Criveller. Specializzata in lettering e illustrazione (nonché co-fondatrice del marchio di abbigliamento Laju Slow Apparel), Criveller realizza ogni anno un calendario dal tema un po’ insolito: tra gli ultimi, uno dedicato ai classici “rimedi della nonna” e uno — Appartamentarium — sulle piante da appartamento.
Quest’anno il progetto si chiama Florilegium e protagonisti sono proprio i fiori di Bach: uno al mese, quindi dodici dei trentotto che fanno parte della terapia inventata dal medico britannico (Bach identificò innanzitutto dodici “guaritori”, andando poi ad aggiungere sette “aiuti” e diciannove “assistenti”).
Ogni fiore-mese è accompagnato dalla spiegazione sugli effetti della pianta e da una frase che fa da ispirazione, e quando l’anno volgerà alla fine tutte le opere si potranno convertire in stampe: «è pensato per non concludersi con il termine dell’anno solare» dice Criveller. «È rilegato con una clip che può essere riutilizzata, e può essere ritagliato e incorniciato, per avere una sorta di galleria illustrata in casa».

Tra l’altro la natura non è solo sui fogli del calendario ma anche dentro di essi. La carta utilizzata, infatti, è la Alga Carta di Favini, prodotta con le alghe infestanti della Laguna di Venezia.
Florilegium si può acquistare online oltre che in alcuni selezionati bookshop italiani.
Il 18 dicembre, inoltre, l’artista parteciperà al Xmas Market di Fabrica e chi andrà potrà toccare e sfogliare con mano questa coloratissima opera da appendere al muro.