In principio fu The Parisianer. Era il 2013 quando l’illustratrice francese Aurélie Pollet e il designer Michael Prigent decisero di lanciare una rivista immaginaria ispirata al magazine culturale per antonomasia, il New Yorker, le cui iconiche copertine hanno fatto la storia dell’editoria e dell’illustrazione (tuttora firmarne una è un punto di arrivo nella carriera di ogni illustratrice e ogni illustratore).
Pollet e Prigent decisero di puntare proprio sulle copertine, tralasciando tutto il resto e commissionandole a una serie di illustratrici e illustratori, chiedendo loro di dare la propria visione di Parigi.
Il format del “magazine che non esiste” ebbe immediatamente un enorme successo, tanto da essere replicato in tutto il mondo: dopo Parigi arrivò, nel 2015, Tokyo (The Tokyoiter), cui seguirono Montréal, (Le Montréaler), Londra (ma il progetto si concluse presto), Shanghai (The Shanghairen), Bruxelles (The Brusseler) e Milano (The Milaneser, curato dallo studio Zetalab: ne abbiamo parlato qui e qui).
Ora al gruppo si aggiunge un’altra città italiana, Palermo, grazie a un collettivo formato da designer e illustratori che lì hanno vissuto, che ci sono tornati o che non la lascerebbero mai, e che hanno dato vita a The Palermitaner, aprendo appena poche settimane fa l’omonimo profilo Instagram.
«Come altre città prima di noi, siamo mossi dall’amore per gli spazi urbani, interpretati da chi sa trasformare concetti in immagini» raccontano i fondatori. «La nostra missione è raccontare la città di Palermo attraverso 52 copertine illustrate da altrettanti artisti durante un intero anno. Ci stiamo dedicando con passione a questa idea perché crediamo nel potere che l’arte ha di riscattare persone e città».
Il format ideato da The Parisianer, già affascinante di suo, diventa ancora più interessante in una città che, come il capoluogo siciliano, è spesso inquadrata in stereotipi e narrazioni piene di pregiudizi.
«Pensiamo che Palermo abbia tanto da raccontare» dicono dalla redazione di The Palermitaner, «ma che sia relegata a un immaginario obsoleto di cui gli stessi autori locali sono vittime, incastrata tra folklore e cronaca criminale, difficilmente emerge per le piccole storie, i miti, la cultura pop-trash e per la sua particolare identità amata e odiata dai suoi abitanti ma che noi guardiamo con estremo affetto. Per noi è una città in cerca di una nuova narrativa, e vorremmo provare a rivelarla, aiutando gli autori a raccontarne una parte autentica, provando a non compiacere lo spettatore ma giocando con tono umoristico, irriverente, poetico, onirico, e politico ma fuori dagli stereotipi».
Finora sono 10 le copertine realizzate e caricate, e continueranno a uscire al ritmo di una a settimana, realizzate dal collettivo e da autori e autrici esterne.

illustrazione di Laura Wood
(courtesy: The Palermitaner)

illustrazione di Copystudio
(courtesy: The Palermitaner)

illustrazione di Monica Alletto
(courtesy: The Palermitaner)

illustrazione di Laura Bagnera
(courtesy: The Palermitaner)

illustrazione di Jessica Adamo
(courtesy: The Palermitaner)

illustrazione di Gabriele Genova
(courtesy: The Palermitaner)
