Gilbert Sackerman, William Merklin, Helen Miller, Meyer Goldbaum, George Stonehill, Virginia Richards, Tabea Hosier, Joseph Stonefield, Leo Drozdoff. Sono nomi mai entrati nella storia dell’arte, appartenuti ad artiste e artisti che hanno prestato le loro matite e i loro acquerelli per registrare e documentare, durante l’epoca della Grande Depressione, il retaggio artistico, artigianale, decorativo e paesaggistico degli Stati Uniti.
Di loro sono rimaste solo alcune tavole e, appunto, i nomi, che insieme ad altri circa 400 fanno parte della lunga lista di professioniste e professionisti che in uno dei periodi più difficili della storia americana sono riuscitз a sopravvivere grazie a un grande progetto governativo chiamato Index of American Design, parte del gigantesco programma di aiuti pubblici lanciato dal presidente Roosevelt nell’ambito delle politiche del cosiddetto New Deal, nate per risollevare l’economia e supportare le fasce più deboli della società.
Sotto la direzione e la supervisione di Edgar Holger Cahill, curatore di origine islandese nominato a capo del Federal Art Project — iniziativa che tra il ’35 e il ’43 diede lavoro a qualcosa come 10mila artiste e artisti americani — l’Index aveva lo scopo di studiare e catalogare la cultura materiale americana del periodo che andava dalle prime colonie fino al 1900: un calderone nel quale era contenuto davvero di tutto, dagli abiti ai soprammobili, dai pali di legno del negozio del barbiere alle coperte ricamate, dagli orologi a pendolo alle ceramiche (qui una raccolta). E non solo: tra le “cose” da censire e indicizzare rientravano pure alcune proprietà immobiliari di particolare pregio. Anch’esse vennero immortalate dai pennelli delle illustratrici e degli illustratori, provenienti perlopiù dall’ambito commerciale.
Nell’Index of American Design figurano dunque anche splendidi giardini, dipinti all’acquerello dai nomi citati a inizio articolo, che lavoravano singolarmente, in coppia o in gruppo.
Alcune di quelle tavole sono state restaurate in digitale da Rawpixel, che le ha messe online in alta risoluzione. Essendo in pubblico dominio, si possono scaricare gratuitamente e utilizzare liberamente.
Sopra e di seguito, qualche esempio.

(originale da: The National Gallery of Art | fonte: rawpixel.com)