Doveva essere una chiacchierata, è diventata una festa.
Quando l’anno scorso ho intervistato Maria La Duca, co-fondatrice della rivista indipendente Illustratore Italiano, lei mi raccontò del nuovo corso del progetto editoriale, che aveva abbandonato il formato magazine per focalizzarsi sui libri. Il primo a uscire sarebbe stato un volume monografico su Gianluca Folì e sulla sua ventennale carriera, che l’ha portato a diventare una delle voci più intelligenti, poetiche e originali nel panorama attuale dell’illustrazione italiana.
Inizialmente il libro era stato pensato come un approfondimento sul metodo di lavoro, con una raccolta di opere, un’introduzione a cura di Cristiano Guerri, art director di Feltrinelli (Folì ha realizzato diverse copertine per l’editore milanese) e un dialogo con il collega illustratore Alessandro Gottardo, in arte Shout.
«In vent’anni di lavoro» raccontò Maria La Duca, «capitano periodi di massima esaltazione e altri di fisiologica difficoltà, e nel dialogo con Shout si parla anche di questi. Credo che sarà molto interessante sia per chi si sta affacciando ora alla professione di illustratore, che potrà consolarsi trovando affinità nei momenti di frustrazione, sia per chi ha già una carriera e riconoscerà alcuni punti in comune».
Il libro ora è finalmente in dirittura di arrivo. Si intitola Ostinato Sguardo e l’uscita è prevista per il 1º giugno. Solo che, rispetto all’idea di partenza, il volume è stato completamente stravolto nella struttura e, come facevo notare nell’incipit dell’articolo, da un dialogo è appunto diventata — per citare il comunicato stampa — «una festa, alla quale sono stati invitati amici e colleghi dell’illustratore romano, insieme ad alcuni ospiti speciali. Immaginate una tavolata, in una bella piazza italiana assolata, in piena primavera, e il vociare composto dei commensali in una chiacchierata attorno a dieci parole, dieci luoghi diversi nei quali mettere in comune i percorsi professionali e umani di tutti loro».
Dieci concetti chiave, dunque, scelti da Gianluca Folì per descrivere il proprio percorso artistico e professionale, poi affidati alle penne e ai pensieri di tre colleghi-amici come Guido Scarabottolo, il già citato Shout e Ale Giorgini, tre art director (Angelo Rinaldi di Repubblica, Luca Pitoni di Tomo Tomo Studio e, come menzionato in precedenza, Cristiano Guerri), due scrittori (Enrico Ianniello e Simone Tempia), due agenti (Sandra Lopez e Silvia Meucci), una ricercatrice iconografica (Giulia Mirandola), e Pao Dordi, amico di Folì.
Ostinato Sguardo si può acquistare online sul sito di Illustratore Italiano, e tra pochi giorni sarà nelle librerie.
L’8 giugno sarà presentato presso BASE Milano durante un incontro al quale parteciperanno Gianluca Folì, Shout, Guido Scarabottolo, Cristiano Guerri e Maria e Filippo La Duca di Illustratore Italiano. L’appuntamento è per le 19,00 in via Bergognone 34 (zona Tortona). L’ingresso è gratuito ma ci si deve prenotare e registrare.
* TENTATIVI *
Accompagno a questa parola l’idea di errore che, da un lato, rappresenta un’importante opportunità di crescita, dall’altro è un ostacolo da evitare quando si lavora per un cliente. I tempi di produzione sono infatti molto spesso più brevi di quelli ideali e, per rispettarli, la scelta della tecnica da usare è determinante.
* VOCABOLARIO *
Le lezione di storia dell’arte mi schiudevano i segreti celati in un’immagine. Avevo una grande fame di informazioni. Per il mio professore solo quello che si poteva trovare nella storia dell’arte era arte, il resto era inaccettabile. I fumetti, come la cultura Pop, ad esempio, erano spazzatura per lui.
* STUDIO *
Lo studio è il passo consapevole che ti porta a prendere seriamente ciò che stai facendo. La spensieratezza iniziale, quando non c’è alcuna pretesa dietro ogni tentativo, lascia il posto al desiderio di spingersi più in là; il che significa eliminare la casualità del risultato finale e tradurre i passaggi in regola. Mi emoziona sapere che tutto inizia sempre da niente, dal piacere di fare una cosa che poi riempirà tutta la tua vita.