Sc@tter_me: un ironico corto sulla morte, fisica e digitale

Da quando passiamo parte della nostra vita online, l’eventualità della morte ha abbracciato anche la dimensione immateriale dei bit e dei pixel. Una componente più o meno importante della nostra esistenza risiede sulla rete, e il più delle volte — se non ci preoccupiamo esplicitamente di affidare a qualcunǝ le nostre ultime volontà digitali — questa sopravvive al corpo fisico.
«Facebook, il più grande cimitero del mondo. […] Accessibile da qualsiasi luogo dotato di wi-fi o di connessione dati, quindi tramite qualsivoglia computer o mobile device, Facebook, con i suoi due miliardi di utenti attivi al mese, conta attualmente oltre cinquanta milioni di utenti deceduti» scriveva nel 2018 Davide Sisto nel suo affascinante saggio La morte si fa social. Immortalità, memoria e lutto nell’epoca della cultura digitale, che va a toccare un tema — quello della cosiddetta digital death — di cui si è cominciato a parlare solo da pochi anni e che, sempre secondo Sisto, offre «un’opportunità imperdibile a chi […] cerca da qualche decennio di superare la rimozione socioculturale in Occidente», dove «viviamo ancora in un contesto sociale e culturale che rifiuta tassativamente il pensiero della mortalità e tiene a debita distanza il corpo dei defunti».

Il pensiero del “dopo di me” ha attraversato anche il pluripremiato regista d’animazione britannico Alex Goddard, che ne offre una visione ironica e allo stesso tempo dolcissima attraverso un corto intitolato Sc@tter_me. L’opera mescola le due dimensioni — fisica e digitale —, con l’artista che immagina di lasciare un messaggio alla compagna che dovrà disperdere le sue ceneri (scatter significa proprio “spargere”), consigliandole di farlo, ad esempio, nell’oceano, o nel posto in cui si sono conosciuti, ma anche in rete, dentro a una mappa di Google, tra le app di uno smartphone, nei riquadri dei captcha

In un «mix vertiginoso di LOL e vere emozioni», come lo definisce Goddard stesso, il corto si conclude poi con ciò che tuttз coloro che rimangono dovrebbero fare, come prima cosa, subito dopo le lacrime: cancellare la cronologia dellǝ defuntǝ (senza sbirciare!).

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