Disegnare, scrivere, fare: Francesca Biasetton insegna a usare la matita

Con una figlia alle elementari e una alla medie, ho passato gli ultimi anni a fare la punta a più matite di quante ne avessi mai temperate dai tempi della scuola. È diventata un’attività contemplativa, quasi zen, con cui riempire i rari momenti morti. Vado al cestino dei pastelli, al portamatite, agli astucci, e saccheggio tutto per poi mettermi lì ad affilare col temperino (talvolta col coltellino e talvolta col “fapunte”, come viene chiamato in certe zone).
Su idea delle pargole, abbiamo pure cominciato a raccogliere le punte orfanelle, quelle che si staccano, per ora senz’altro scopo che osservare quel variopinto mucchietto dentro a un barattolo.

Per me — che la matita la uso pochissimo — mettermi poi a provarle tutte, una volta appuntite, tirando linee sul foglio, accennando sfumature, abbozzando ghirigori, è un rilassante ritorno all’infanzia, ai trucioli seghettati, al segno leggero e temporaneo, al non finito.
«Perché la matita è un mondo. La matita respira con noi, dando visibilità a una relazione: assorbendo e trasferendo sulla carta la pressione che esercitiamo disegnando e scrivendo, il segno diventa più scuro, più spesso, sgranato o affilato, più personale. La matita, strumento “di passaggio”: raramente un disegno a matita è finito, ma piuttosto è uno schizzo, una bozza, un disegno da colorare (un contorno agli spazi da colorare)»: così scrive la calligrafa e illustratrice Francesca Biasetton, che proprio alla matita ha dedicato un iper-stimolante albo appena pubblicato dalla casa editrice Topipittori.

Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)

Intitolato Disegnare, scrivere, fare, il libro ha inaugurato la nuova collana 2.10, dove 2 sono gli occhi che guardano e 10 le dita che sfogliano ma che soprattutto creano, provano, pasticciano e costruiscono — si tratta infatti di libri “del fare”, che guidano le mani nell’esplorazione di nuove attività e insegnano a prendere il controllo di quei meravigliosi arnesi che abbiamo attaccati alle braccia.

Tra le più importanti artiste italiane della calligrafia, presidentessa dal 2011 dell’Associazione Calligrafica Italiana, protagonista di mostre e spettacoli, già autrice di un affascinante saggio sulla scrittura a mano e co-autrice dell’indispensabile Manuale di Calligrafia pubblicato da Lazy Dog, Biasetton ha riscoperto l’uso della matita, che nella calligrafia è sì la base — «indispensabile per iniziare a familiarizzare con le lettere, praticandone la forma scheletrica» — ma che poi viene abbandonata «in favore di strumenti più seducenti (pennino, pennello…) che generano segni più accattivanti».

Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)

Scritto e disegnato interamente a matita — in un raro esempio di forma e contenuto che coincidono, con il progetto grafico di Guido Scarabottolo a creare isole di colore in mezzo alle tante gradazioni di grigio — Disegnare, scrivere, fare si sviluppa attraverso 32 pagine, sulle quali si inizia a prendere confidenza con il “lapis” e poi si passa a fare scarabocchi, righe, sfumature e cornicette; si completano e creano disegni a partire da piccoli spunti; si arriva a tutti quei segni propedeutici alla scrittura, per poi cominciare a tracciare lettere in tante varianti, stili, “sapori”.
Il libro si chiude con un invito a utilizzare le abilità manuali appena acquisite non solo per scrivere e disegnare meglio, ma anche per fare altro: «sbucciare una mela, travasare un liquido, allacciarti le scarpe, grattugiare il parmigiano per la cena, abbottonarti la camicia, fare le trecce a una tua amica…».

Ingegnosamente semplice e intelligentemente ricco, l’albo è un compagno d’attività perfetto per bambine e bambini, ragazze e ragazzi (è consigliato dai 5 anni in su).
Si acquista online e nelle migliori librerie.

Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
Francesca Biasetton, “Disegnare, scrivere, fare”, Topipittori, 2021
(foto: Frizzifrizzi)
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