Un colosso internazionale dell’industria cartaria come Fedrigoni non poteva che affidare a una delle più importanti agenzie creative del mondo l’ambizioso progetto per una nuova identità che riuscisse a riunire, sotto un unico “tetto” grafico, le diverse attività del gruppo, i tanti marchi con cui opera nel mondo delle carte speciali e in quello delle etichette e dei materiali autoadesivi, e una lunga storia che attraversa i secoli.
Nata ufficialmente a Verona nel 1888, fondata da Giuseppe Antonio Fedrigoni sulle rive dell’allora neonato canale industriale Camuzzoni, l’azienda in realtà affonda le proprie radici ancora più nel passato, sia per “linea diretta” sia per alcune acquisizioni cruciali, avvenute molti anni dopo. Da una parte, infatti, ci sono le vicende della stessa famiglia Fedrigoni, iniziate nel 1717 quando il capostipite, Giuseppe, mise in piedi una cartiera su un terreno alle porte di Rovereto. Dall’altra ci sono le lunghissime tradizioni della produzione cartaria di Fabriano, nelle Marche, di cui vi sono tracce già nel XIII secolo, e di Cordenons, in Friuli, che invece risale al ‘600, entrambe entrate a far parte del DNA di Fedrigoni con l’acquisto delle Cartiere Milani Fabriano (2002) e di Cordenons spa (2018).
Oggi i marchi che fanno capo a Fedrigoni sono ben 15, e l’azienda si estende a livello globale con più di 4.000 dipendenti e 36 siti di produzione e distribuzione per oltre 32.000 prodotti.
A unificare questa complessa galassia è stata l’agenzia Pentagram, che ha sede a New York e filiali a Londra, Berlino e Austin.
Il primo passo del lavoro è stato quello di razionalizzare ed evidenziare le due divisioni: quella della carta, Fedrigoni Paper, e quella dei materiali autoadesivi, a sua volta suddivisa tra vari marchi e ora raggruppata sotto un unico “cappello”, il nuovo marchio Fedrigoni Self-Adhesives.
Logo e font

I designer, guidati da Harry Pearce, partner di Pentagram London, hanno deciso di lasciare lo storico logo con la scala ma di sostituire il font utilizzato. Dal precedente carattere francese Peignot si è passati a una versione “custom” del Forma DJR.

Originariamente progettato dal grande Aldo Novarese per la fonderia Nebiolo di Torino, Forma uscì nel 1968.
Quasi dimenticato dopo la chiusura di Nebiolo, è stato ridisegnato in versione digitale nel 2013 dal designer americano David Jonathan Ross, che ha anche realizzato una versione customizzata appositamente per Fedrigoni.
L’azienda l’ha utilizzato qualche mese fa per il campionario universale delle carte Fedrigoni, che venne progettato dallo studio londinese Graphic Thought Facility.
Pentagram l’ha scelto come font per tutti i materiali di comunicazione del gruppo (in due “pesi”: regular e bold),
in abbinamento con un altro font, il Fedrigoni Display, a sua volta derivante dal Forma DJR e disponibile nelle sole maiuscole.
La comunicazione online
Anche i siti del gruppo sono appena stati rinnovati in base alla nuova identità visiva:
fedrigoni.com
fedrigonicartiere.com
investors.fedrigoni.com
selfadhesives.fedrigoni.com

Lo stesso vale per tutti i canali social del gruppo.