Tedesche ma londinesi d’adozione, le sorelle Nicole e Petra Kapitza lavoravano già entrambe nel mondo del design — collaborando nel tempo libero con artiste, artisti e gallerie per dei progetti editoriali — quando, nel 2004, decisero di aprire lo studio che porta il loro nome, guadagnandosi il titolo di “first ladies del pattern design”1.
Da allora dalle pareti dello spazio che hanno aperto nell’East End di Londra sono usciti progetti che hanno fatto il giro del mondo, sugli abiti di Comme Des Garçons e di Gucci, sugli orologi Swatch, nelle collezioni Ikea, sui francobolli americani, sulle confezioni Clinique e su svariati altri prodotti, luoghi ed eventi, tra tessuti e cancelleria, spazi pubblici, libri, poster e calendari.
Da qualche anno le sorelle Kapitza realizzano pattern per MT Masking Tape, il marchio giapponese al quale si deve una delle più trasversali e resistenti tendenze degli ultimi anni nel campo della decorazione: quella del washi tape o, appunto, masking tape, il colorato nastro adesivo di carta usato sia da professionistз che appassionatз, dai progetti grafici agli scrapbook, dai “lavoretti” di bambine e bambini al design di interni.
Nato nel 2008 grazie a un gruppo di donne giapponesi che mostrò all’azienda produttrice (la Kamoi Kakoshi Co. Ltd, fondata nel 1923) i potenziali usi creativi del loro nastro (fino a quel momento pensato più che altro per applicazioni industriali), oggi il marchio collabora con artiste e artisti di tutto il mondo, tra cui lo studio Kapitza, che ha messo i suoi pattern su tre diversi nastri della nuova collezione.