Calendario PerdiTempo: per un 2021 improduttivo, come suggerito dalle illustrazioni di ex studentesse e studenti dell’ISIA di Urbino

Quella per il tempo è una delle battaglie chiave della nostra era.
Il tempo — che, come scrive Bifo in Futuribilità, è misura dell’ordine borghese insieme a lavoro e accumulazione di valore — ci viene tolto giorno dopo giorno. Non soltanto attraverso il lavoro vero e proprio, che si prolunga nel corso delle giornate e degli anni (le pensioni, spinte a età sempre più avanzate nel tentativo di frenare l’aumento del debito pubblico), e che invade e pianta la propria bandiera di conquista su quello che fino a qualche decennio fa era “tempo libero”, ma anche attraverso la frammentazione e la riduzione della qualità del tempo in cui materialmente non lavoriamo, durante il quale siamo però soggetti alla continua richiesta di attenzione (notifiche, messaggi) da parte di ogni piattaforma di comunicazione che utilizziamo, paradossalmente, proprio per ottimizzare il tempo, quando in realtà l’unico elemento che davvero viene ottimizzato siamo noi stessi, ma a scapito della nostra salute fisica e mentale.

«Diventa chiaro che quasi tutte le lotte politiche del momento equivalgono a una guerra sul tempo», sosteneva un altro grande analista delle dinamiche contemporanee come Mark Fisher, che amaramente scriveva: «Soltanto i carcerati hanno tempo per leggere, e se desiderate intraprendere un progetto di ricerca ventennale finanziato dallo stato dovrete ammazzare qualcuno».

PerdiTempo 2021
(foto: Sonia Bellinaso | courtesy: Enter Press)
PerdiTempo 2021
(foto: Sonia Bellinaso | courtesy: Enter Press)

Se nell’ottica capitalistico-borghese perdere tempo è un peccato imperdonabile, quasi un tabù, dobbiamo purtroppo constatare che, dal punto di vista dei perditempo, la sconfitta è quasi inevitabile: si può perdere soltanto qualcosa che si ha a propria disposizione, e per riavere indietro il proprio tempo occorre non tanto riconquistarselo quanto proprio rubarlo.
Oziare, camminare senza meta, fantasticare, giocare “per giocare” — cioè senza competizione —, stare insieme agli altri per il puro piacere di farlo: sono tutte attività (o inattività) che erodono territorio all’ormai dilagante tempo produttivo.
«Un giorno perso è un giorno guadagnato», scrivono ex studenti ed ex studentesse dell’ISIA di Urbino, che hanno lavorato a un calendario dal titolo programmatico: PerdiTempo, per un 2021 squisitamente improduttivo.

Stampato da Enter Press in risograph a due colori su carta Biotop formato A4 da 120g, raccoglie un’illustrazione al mese, opera di altrettantз artistз — Veruska Ceruolo, Mario Damiano, Michele Dissegna, Alice Fiorelli, Giada Franceschelli, Giulio Lardera, Alessandra Marin, Adriana Marineo, Marco Quadri, Luca Scandurra, Luca Tellurio e Nicolò Venturi — più la copertina e la pagina dei contatti.

PerdiTempo 2021
(foto: Sonia Bellinaso | courtesy: Enter Press)
PerdiTempo 2021
(foto: Sonia Bellinaso | courtesy: Enter Press)
PerdiTempo 2021
(foto: Sonia Bellinaso | courtesy: Enter Press)

«Viviamo in una società dove il tempo libero, il relax, lo studio, il gioco, e più in generale tutto quello che non è atto alla produzione di un valore economico immediato e tangibile, viene bollato come perdita di tempo. Quello che viene definito come tempo perso per noi è la riconquista di un importante spazio dove l’esistenza può essere gioita per davvero. Col nostro calendario vogliamo rivendicare e celebrare le attività di “perdita di tempo”», scrivono autrici e autori.

Progettato da Adele Di Pasquale, il calendario si acquista online.

PerdiTempo 2021
(foto: Sonia Bellinaso | courtesy: Enter Press)
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PerdiTempo 2021
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PerdiTempo 2021
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