LogoArchive: un numero speciale sul design dei logo giapponesi

Come già raccontato diverse volte, in passato, la fanzine LogoArchive dedica ogni numero ai logo di spirito modernista, raccogliendo in ciascuna uscita alcuni tra i più interessanti e lavorando di volta in volta attorno a un tema portante — sia estetico che concettuale.
Di tanto in tanto, quella che è la “costola” cartacea dell’omonimo progetto, nato su Instagram dall’idea del designer britannico Richard Baird, lancia dei numeri speciali, gli extraissues, frutto di collaborazioni con altri progetti relativi alla grafica e alla progettazione di logo.

Tanto piccoli quanto preziosi e curati, i volumetti, realizzati da Baird insieme a realtà e professionisti ogni volta differenti, sono dei veri e propri viaggi nel tempo e nello spazio all’interno del mondo del graphic design.
Nel nuovo numero speciale — intitolato Akogare (憧れ), cioè desiderio — la meta è il Giappone, col suo ricchissimo retaggio iconografico che affonda le radici in un passato millenario.

LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)
LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)

Per l’occasione, con Baird hanno lavorato il designer Hugh Miller e lo scrittore e designer Ian Lynam, quest’ultimo insieme al suo assistente Iori Kikuchi. Lynam e Kikuchi hanno scritto un testo sui simboli giapponesi, mentre Miller si è occupato della progettazione del libriccino, aspetto tutt’altro che secondario, soprattutto in questa uscita, vista l’attenzione che gli artisti e gli artigiani nipponici hanno sempre prestato nei confronti dei materiali, tanto per gli strumenti quanto per i supporti (dalla carta washi alla lavorazione del legno, dalle tinture naturali ai tessuti, in un intreccio tra ricerca della perfezione, ritualità e filosofia).
In un omaggio rispettoso e affettuoso per la cultura e la storia giapponesi, il designer ha pensato di ricavare ogni fascicolo da tre fogli in formato A3 di carta Takeo Tela da 80gsm, che permette di avere una certa trasparenza, che ricorda quella della carta di riso utilizzata negli arredi tradizionali.

LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)

Ripiegati e impaginati fino a ottenere un libretto in A5, i fogli si possono però anche aprire e usare a mo’ di poster (con l’effetto trasparenza stupendamente calcolato in modo tale da creare affascinanti geometrie dalla combinazione tra recto e verso).

Ad impreziosire ulteriormente Akogare c’è poi un inserto che racconta la storia del celebre logo di Mitsubishi, stampato su un foglio di carta Takeo Pachica. Questa, attraverso un stampo a caldo, è resa traslucida (per chi fosse interessatǝ, qui qualche informazione sul processo).

LogoArchive – Akogare 憧れ, che è anche la prima della fanzine della serie a essere pubblicata in doppia lingua — in questo caso inglese/giapponese —, si può acquistare online.

LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)
LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)
LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)
LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)
LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)
LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)
LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)
LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)
LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)
LogoArchive – Akogare 憧れ, dicembre 2020 (courtesy: LogoArchive / Richard Baird)
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