Five minutes to sea: un poetico corto sulla percezione del tempo da bambini e da anziani

Una bambina sta facendo il bagno spensierata, finché arriva sua madre a portarla fuori dall’acqua. Lei scalcia e protesta «voglio nuotare! Non voglio uscire!».
«Siediti e riscaldati. Stai tremando», dice la mamma, che si sfila l’orologio e lo affida alla figlia, promettendole di farla tornare a fare il bagno «tra cinque minuti».
Ma quanto durano cinque minuti quando sei piccola, vuoi semplicemente divertirti il più possibile e non hai idea di come occupare quell’astratto intervallo di tempo del quale non hai la minima cognizione, a parte sapere che le lancette dell’orologio devono arrivare a un certo punto prima di poter tornare a fare quel che vuoi davvero?

È da questo minuscolo spunto narrativo — in sé piuttosto banale visto che ci siamo passati tutti quanti — che la regista d’animazione Natalia Mirzoyan è partita per realizzare un cortometraggio che, con molta semplicità ma altrettanta poesia, parla appunto di percezione del tempo ma anche di vecchiaia e di come la noia possa stimolare la fantasia.

Di origine armena ma di base a San Pietroburgo, in Russia, Mirzoyan ha studiato arte, si è laureata in sociologia e poi ha frequentato una scuola di grafica. Da più di quindici anni lavora in uno dei più importanti studi d’animazione russi, il Petersburg Animation Studio, ma realizza anche cortometraggi come regista indipendente, vincendo numerosi premi in tutto il mondo.
Five minutes to sea è la sua opera più recente, uscita nel 2018 dopo due anni di produzione, portata avanti nei ritagli di tempo.

L’idea per il corto è arrivata dopo una vacanza in Montenegro, durante la quale l’artista ha disegnato su uno sketchbook molte delle scene e dei personaggi che sono poi diventati protagonisti del filmato (la strana e commovente scena della signora anziana che pesca l’acqua con la busta di plastica, usandola per bagnare la schiena al marito, ad esempio, l’ha vista davvero).
I “cinque minuti e poi il bagno”, invece, essendo nata in un paese senza alcun accesso al mare, Mirzoyan non li ha mai vissuti di persona: a raccontarglieli è stata una sua amica, che inconsapevolmente le ha quindi regalato il filo narrativo per legare ciò che aveva catturato con i disegni sul blocco.

Presentato in oltre 100 festival in tutto il mondo, e vincitore di svariati premi, Five minutes to sea è uscito pochi giorni fa su Vimeo.

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