Gli 85 anni di Artek in una serie di foto storiche

Era il 15 ottobre del 1935 quando il grande architetto e designer Alvar Aalto, insieme a sua moglie Aino Maria Aalto, anche lei architetta e progettista, alla collezionista d’arte, mecenate e pittrice Maire Gullichsen e al critico d’arte Nils-Gustav Hahl, decise di fondare un’azienda di mobili e lampade che — come dichiararono gli stessi fondatori — potessero «promuovere una cultura e un modo di vivere moderni».

All’epoca Aalto, che era già considerato come uno dei nomi più importanti del cosiddetto Movimento Moderno, aveva 37 anni e sua moglie 41. Fu Hahl — un trentunenne che di lì a pochi anni sarebbe morto sul fronte durante la Guerra d’inverno tra la Finlandia e l’Unione Sovietica — a presentare ai coniugi Aalto la giovane Gullichsen, che aveva appena 28 anni, era sposata con il regista Harry Gullichsen e figlia di uno dei più ricchi uomini d’affari finlandesi (per la coppia, Aalto progettò uno dei suoi capolavori, Villa Mairea).

Alvar Aalto negli anni ’30 (foto: Heinonen | © Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Aino Aalto, 1932 (foto: Artek | © Alvar Aalto Estate | courtesy: Artek)
Maire Gullichsen (foto: Alvar Aalto | © Copyright exploitation rights with Artek | courtesy: Artek)
Nils-Gustav Hahl (foto: Artek | © Copyright exploitation rights with Artek | courtesy: Artek)

I quattro avevano le idee molto chiare: buttarono giù persino un manifesto che spiegasse la loro visione e la loro strategia, e pensarono di chiamare la società Artek: una fusione tra due concetti, quello di arte e quello di tecnologia, ispirandosi a uno dei principi di Walter Gropius: Kunst und Technik — eine neue Einheit, arte e tecnologia, una nuova unità.

Per presentare i propri prodotti, tutti disegnati da Alvar e Aino, i quattro soci aprirono, nel 1936, un negozio lungo una delle principali vie di Helsinki: un vero e proprio showroom che univa la parte commerciale a quella artistica e culturale, con tanto di galleria d’arte comunicante. Non esisteva niente del genere, in quel periodo, e per Artek fu un vero successo.

Il primo Artek store di Fabianinkatu, Helsinki, 1936 (foto: Heinrich Iffland | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)

Sperimentando con la lavorazione del legno e ideando un sistema di arredi creati con componenti standard che potevano essere utilizzate su diversi mobili, gli Aalto gettarono le basi per quella che, nel corso dei decenni è diventata una delle più importanti aziende di design del mondo. Nelle mani delle famiglie dei fondatori fino al 1992, quando venne acquistata dalla società svedese di investimenti Proventus, dal 2013 Artek è di proprietà del colosso svizzero Vitra.
Nel corso del tempo hanno lavorato per il marchio alcuni dei maggiori designer del mondo e oggi la lunga storia della società — nata dall’idea di quei quattro lungimiranti ragazzi — compie 85 anni.

La celebriamo con una serie di foto storiche.

Aino e Alvar Aalto nel loro studio, 1935/36 (foto: Aalto Family | © Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
L’ufficio nella Aalto House, anni ’30 (foto: Wolfgang Heine | © Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Aino ed Alvar Aalto alla fine degli anni ’30 (foto: Herbert Matter | © Courtesy of the Department of Special Collections, Stanford University Libraries | courtesy: Artek)
Una panoramica di prodotti Artek progettati da Aalto (foto: Artek | © Copyright exploitation rights with Artek | courtesy: Artek)
Artek alla Triennale di Milano, 1936 (foto: Stabilimento Fototecnico Crimella | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
© Artek Collection / Alvar Aalto Museum
© Artek Collection / Alvar Aalto Museum
Il primo Artek store di Fabianinkatu, Helsinki, 1936 (foto: Heinrich Iffland | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Il primo Artek store di Fabianinkatu, Helsinki, 1936 (foto: Heinrich Iffland | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Il primo Artek store di Fabianinkatu, Helsinki, 1936 (foto: Heinrich Iffland | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Il primo Artek store di Fabianinkatu, Helsinki, 1936 (foto: Heinrich Iffland | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Il primo Artek store di Fabianinkatu, Helsinki, 1936 (foto: Heinrich Iffland | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Alvar Aalto e sua figlia Henni nella Aalto House, 1937 (foto: Eino Mäkinen | © Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Aino Aalto nel giardino della Riihitie House, Helsinki, 1939 (foto: Eino Mäkinen, Alvar Aalto Museum | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Il negozio Artek di Fabianinkatu, Helsinki, durante la Seconda Guerra Mondiale (foto: Artek | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
La Poltrona 41 “Paimio”, progettata da Alvar e Aino Aalto per l’ospedale di Paimio, in Finlandia (foto: Artek | © Copyright exploitation rights with Artek | courtesy: Artek)
Gli interni del sanatorio Paimio, in Finlandia, progettato da Alvar Aalto (foto: Artek | © Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Alvar Aalto, 1945 (foto: Eino Mäkinen | © Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Lo Stool 60, disegnato da Aalto nei primi anni ’30 (foto: Kolmio | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Dettaglio dello Stool 60 (foto: Artek | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Villa Mairea (foto: Artek | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Villa Mairea (foto: Artek | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Una foto storica della A-factory di Turku, in Finlandia, 1936 (foto: Artek | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Una foto storica della A-factory di Turku, in Finlandia, 1936 (foto: Artek | © Copyright exploitation rights with Artek | courtesy: Artek)
Una foto storica della A-factory di Turku, in Finlandia (foto: Markku Alatalo | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Una foto storica della A-factory di Turku, in Finlandia (foto: Artek | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Una foto storica della A-factory di Turku, in Finlandia (foto: Artek | © Artek Collection / Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
Lampada A110 “Hand Grenade”, progettata da Alvar Aalto (foto: Artek | © Copyright exploitation rights with Artek | courtesy: Artek)
Lampada A333, progettata da Alvar Aalto negli anni ’50 (foto: Artek | © Copyright exploitation rights with Artek | courtesy: Artek)
Aalto Studio negli anni ’60 (foto: Heikki Havas | © Alvar Aalto Museum | courtesy: Artek)
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