Handmade in Japan: un libro dedicato all’artigianato giapponese

«Mi chiedono spesso perché il livello di capacità degli artigiani giapponesi sia così alto. Ci sono diverse risposte che generalmente vengono date a questa domanda, come il fatto che i giapponesi sono persone molto accurate quando fanno il loro lavoro, o che sono tenaci, ma io ho una risposta differente», scrive l’architetto Kengo Kuma nell’introduzione di Handmade in Japan, un poderoso volume che l’editore tedesco gestalten ha dedicato all’arte del fatto a mano nel Paese del Sol Levante.

L’intero libro, in realtà, è l’incarnazione — tanto articolata quanto affascinante — di quella “risposta differente” di cui parla Kuma. Il primo indizio importante per poter comprendere i motivi della ormai leggendaria accuratezza giapponese sta nella mappa che appare nelle primissime pagine.
Secondo l’architetto, infatti, la grande diversità — climatica, orografica, culturale — del paese ha portato gli abitanti delle diverse regioni a trattare e lavorare in maniera differente i materiali naturali a disposizione, e questo ha a sua volta favorito gli scambi commerciali che da secoli e secoli vanno avanti tra le tante aree del Giappone, che si sono via via specializzate nello sviluppo di tecniche peculiari, tramandate di generazione in generazione, e nella produzione di manufatti eccezionali.

Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)

Lo stesso territorio giapponese funge anche da “spina dorsale” di Handmade in Japan, che non si articola seguendo — come sarebbe lecito aspettarsi — le varie tipologie di prodotto bensì proprio la geografia, con otto capitoli che prendono il nome delle altrettante regioni in cui si suddivide la nazione: Kyushu, Kanto, Chubu, Shikoku, Hokkaido, Kansai, Chugoku e Tohoku.
Per ciascuna di esse, il libro presenta alcune piccole aziende o singoli artigiani, raccontandone la storia, spiegandone il lavoro e mostrandone — attraverso le splendide fotografie di Irwin Wong — i passaggi essenziali.

Porcellane e archi da tiro, cinture da sumo e prodotti in bambù, aquiloni e pantofole tabi, tinture indaco e ombrelli di carta, spade katana, vasellame in rame, barche da pesca, kimono dipinti a mano e carta washi; e poi candele, vassoi in legno scolpiti, tessuti di corteccia intrecciata, armature samurai, fruste da tè, abachi in legno, pennelli da calligrafia, sake: le oltre 300 pagine del libro sono uno spettacolo visivo che sconfina quasi nella sensualità, perlomeno per i feticisti del “fatto a mano” e del “fatto bene”.

Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)

A tutto questo vanno inoltre ad aggiungersi dei bei capitoli d’intermezzo (quelli in azzurro nelle foto) che tratteggiano storia e caratteristiche dei principali settori dell’artigianato giapponese: bambù, tessuti e ricami, carta, ebanisteria, lavorazione dei metalli, ceramiche e lacche.

Leggendo i racconti delle donne e degli uomini che ogni giorno continuano a rincorrere l’eccellenza attraverso l’armonia, l’equilibrio attraverso la dedizione, e a portare avanti un sapere — della mente come della mano — che ha alle spalle secoli di perfezionamento continuo, cioè che se ne ricava, da lettore, è un grande senso di appagamento. E la consapevolezza di come i manufatti presentati nel libro non siano altro che il prodotto di una stretta e inscindibile connessione tra la millenaria storia giapponese, la gente, i riti, i paesaggi, il clima, le materie prime: tutto quanto.
«Sono convinto che le abilità del Giappone siano un dono per l’umanità: un regalo per il futuro, piuttosto che un semplice modo per creare bellissimi prodotti», scrive ancora Kuma.

Pubblicato a marzo, a causa della pandemia Handmade in Japan è stato distribuito solo a partire da settembre. Si può acquistare online, sia nell’edizione inglese che in quella tedesca.

Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Irwin Wong e gestalten, “Handmade in Japan. The pursuit of perfection in traditional crafts”, gestalten, 2020 (foto: Frizzifrizzi)
Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.