Ada: un corto d’animazione ispirato alla vera storia di una donna sopravvissuta per due anni tra i ghiacci

Siamo nel settembre del 1921, oltre il circolo polare artico, sulla remota isola di Wrangel, a quasi 150 km dalle coste siberiane. L’esploratore Vilhjalmur Stefansson ha finanziato una spedizione sull’isola. La missione dovrebbe durare un anno e la squadra è composta da sole cinque persone — un canadese, tre americani e una iñupiaq — più una gatta di nome Vic. Gli uomini sono perlopiù accademici mentre Ada Blackjack, l’unica donna, è stata assunta come sarta e cuoca.

Blackjack, nata in Alaska, è povera e ha un figlio malato di tubercolosi. Non avendo i mezzi per curarlo, l’ha messo in orfanotrofio, cercando nel frattempo di guadagnare il denaro necessario per occuparsi di lui. La paga che Stefansson offre è molto alta ed è questo che spinge Ada a partire.
Quando raggiunge Wrangel, la compagnia ha rifornimento per circa sei mesi, passati i quali il gruppo sopravvive cacciando. Nel frattempo, la nave che sarebbe dovuta andare a recuperare la spedizione è costretta a fare marcia indietro per via del ghiaccio impenetrabile. È passato ormai un anno dall’arrivo sull’isola, le scorte di cibo stanno finendo, un altro inverno sta arrivando e la caccia diventa sempre più difficile.

(fonte: blue-zoo.co.uk)

Nel gennaio del 1923 i cinque stanno incominciando a soffrire la fame. Uno degli uomini, l’americano Lorne Knight, ha lo scorbuto ed è sempre più debole, così gli altri tre decidono di andare a cercare aiuto, lasciando Ada Blackjack a prendersi cura di lui e attraversando a piedi l’enorme distesa di ghiaccio fino alla Siberia.

Ada e Lorne resistono per altri sei mesi, mentre degli altri tre ormai non v’è più traccia, scomparsi nel nulla chissà dove. Ada si occupa di tutto: sbriga il lavoro di quattro uomini, cucina, va a caccia e cura il suo compagno di spedizione. La forza per farlo la trova dentro di sé, la trova nell’amore per suo figlio.
Il 23 giugno Knight muore e lei rimane sola. Per altri tre mesi sopravvive cacciando e costruendo trappole. Viene finalmente salvata nell’agosto del 1923 e può tornare dal suo bambino.

(fonte: blue-zoo.co.uk)

La storia di Ada Blackjack è stata raccontata dallo stesso Stefansson nel 1925, nel libro The adventure of Wrangel Island mentre nel 2004 è uscita una sua biografia. Si parla di lei anche in uno dei racconti del fumetto Come sopravvivere nel grande nord, di Luke Healy, pubblicato in Italia da Coconino e ora la piccola sarta dell’Alaska che ha sconfitto il grande freddo ha ispirato un cortometraggio d’animazione, intitolato appunto Ada.

Realizzato dal regista Dane Winn dello studio britannico Blue Zoo, Ada è stato prodotto usando il celebre motore grafico Unreal Engine, nato originariamente per il videogame Unreal ma oggi utilizzato per un gran numero di applicazioni, dai videogiochi all’architettura, dalle simulazioni militari e scientifiche fino, appunto, all’animazione.

(fonte: blue-zoo.co.uk)
(fonte: blue-zoo.co.uk)
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