Dopo un numero speciale sul modernismo canadese, LogoArchive riprende il filo delle uscite canoniche pubblicando il quarto numero di questa fanzine dedicata ai vecchi loghi.
Fondato dal designer britannico Richard Baird, LogoArchive è nato nel 2015 come progetto su Instagram per poi svilupparsi anche su carta a partire dal 2018, con piccoli volumetti a tema — i primi tre si sono occupati di loghi che per caratteristiche formali rientrano, rispettivamente, nelle categorie animali, occhi e chimica.
La quarta uscita ruota invece attorno all’architettura, disciplina che, come scrive Baird nell’introduzione, condivide con il graphic design principi e processi.
LogoArchive n.4 raccoglie, in 10 pagine, 22 loghi, che vanno dal 1922 (Piet Zwart per lo studio olandese Jan Wils Architecture) al 1991 (con un’opera del “nostro” AG Fronzoni).
All’interno del fascicolo c’è anche un inserto di 8 pagine — un «esperimento nell’esperimento», lo chiama Baird, che gioca con il concetto architettonico di nesting e presenta un testo che parla di grafica in rapporto con la percezione dell’autorità.







