(courtesy: Illustri Festival)

Ritorna Illustri Festival, la biennale vicentina dedicata all’illustrazione

Cosa
Illustri Festival. Quarta edizione
Quando
18 maggio - 23 giugno 2019
Dove
Vicenza

Chi ama misurare tutto, e sguazza tra fogli excel e grafici e formule e celle colorate da riempire di cifre, ti dirà che il successo di un evento si quantifica in base alla partecipazione del pubblico, al netto di variabili prevedibili e imprevedibili come il periodo dell’anno, il luogo, la durata, il tema, i nomi più o meno capaci di calamitare gente, il budget a disposizione, il prezzo del biglietto, il calibro degli sponsor, catastrofi naturali varie ed eventuali, scioperi degli autoferrotranvieri, caduta di asteroidi ecc. ecc.

Ma c’è una componente impalpabile e immisurabile, impossibile da tabulare e inserire in una formula, tuttavia fondamentale nel decretare l’effettiva portata di un progetto culturale, ed è la capacità di lasciare il segno. Ovviamente ci sono tanti modi per farlo attraverso un evento: a volte basta la persona giusta, al momento giusto, per dare il via a una rivoluzione. Altre, il segno lo si costruisce con il tempo, e te ne accorgi solo dopo anni.

Nel caso di Illustri Festival perlomeno per quanto sono riuscito a percepire io, sia da lontano che sul posto — la vera potenza dell’iniziativa, nata nel 2013 a Vicenza grazie all’Associazione Illustri, risiede in due fattori:

1) avvicinare il pubblico all’illustrazione italiana contemporanea offrendo una panoramica tanto ampia quanto precisa su quello che è lo stato dell’arte;
2) dare agli stessi illustratori (e forse, ancora di più, a coloro che vorrebbero avvicinarsi a questo mestiere) una piattaforma di confronto, di stimolo, di ispirazione.

(courtesy: Illustri Festival)

Conoscere i nomi, scoprire il tipo di segno, capire gli stili che vanno per la maggiore, in che settori si lavora di più, chi sono gli autori emergenti in ascesa, chi quelli da approfondire e — tirando le somme, per la felicità degli excelofili di cui sopra — qual è l’atmosfera che si respira, oggi, nel mondo dell’illustrazione italiana: tutto questo credo sia il nucleo caldo, vivo e magnetico di ogni edizione di Illustri Festival, che ogni due anni colora una città già splendida di suo, Vicenza, con un mese di mostre, incontri e attività.

Questa quarta edizione sarà poi ancora più grande delle precedenti. Oltre 100 illustratori, più di 500 opere, disseminate tra più di 15 luoghi, dalla Basilica Palladiana alle Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, da piazza Pontelandolfo a tante gallerie, laboratori e spazi culturali e artistici vicentini.

Se già due anni fa mi lamentavo dell’impossibilità di nominare tutti i protagonisti, quest’anno il pensiero di farlo non mi ha nemmeno sfiorato: bastino, a mo’ di orientamento, quelli delle mostre principali, che anche quest’anno saranno tre: Illustri, con gli “undici talenti che il mondo ci invidia”, Illustrissima, dedicata a un grande autore internazionale, che stavolta sarà la francese Malika Favre, e Saranno Illustri, con talenti emergenti.

Oltre a queste, il programma ufficiale del festival prevede altre due iniziative.
Una è Cartaceo #01, un progetto dedicato alla carta, realizzato in collaborazione con chi di carta se ne intende — Burgo Group —, con illustrazioni di Emiliano Ponzi, testi di Gabriella Greison.
L’altra è una mostra-mercato, il Bum Market, con più di 20 autori presenti, domenica 9 giugno, dal mattino al tramonto.

E poi c’è Illustri Off, con tanti eventi sparsi per Vicenza, tra esposizioni, incontri, workshop e performance dal vivo.
Infine, come ben ricorda il neo-presidente di Illustri Festival Francesco Poroli, che quest’anno ha preso in mano il testimone (o la “patata bollente”, come la chiama lui) dal presidentissimo Ale Giorgini, ci sono gli aperitivi: momento fondamentale non solo per alleggerire i cuori e rinfrescare le menti ma anche per conoscere i tanti, tantissimi artisti presenti.

Il video-riassunto della terza edizione, nel 2017, di Illustri Festival
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