Save the date | Illustri Festival 2017

E adesso che faccio?, mi chiedo da qualche giorno.
Li metto tutti? Li linko tutti?
C’è un qualche servizio low cost che offre folletti che lo fanno per te?

Il fatto è che Illustri, il festival organizzato dall’omonima associazione, è diventato troppo grande. Non troppo grande nel senso che è diventato come quelle fiere o quei festival che cominciano dallo scantinato e poi fanno il botto, si sbracano, si svendono per soldi, diventano una barzelletta e alla fine te li ritrovi sui giornali sotto al titolo “bancarotta”. No, non ce lo vedo proprio Ale Giorgini, illustre presidente dell’illustre associazione di illustratori illustri o illustrandi (cioè che saranno illustri) perdere il controllo. Uno che ha una tale padronanza delle linee non si sbraca nemmeno dopo 7 spritz (essere veneti, in questo aiuta).

Quel che intendevo è che Illustri, giunto alla terza edizione, è diventato troppo grande per me — che sono uno che invece si sbraca (3 spritz).
Dove li metto 93 illustratori? Faccio una lista solo coi nomi, firmo il pezzo e lo pubblico così? Chiamo i folletti di cui sopra?
93 sono tanti, pure se li dividi per 8 mostre (fa 11 e 5 di resto). Pure se salti i workshop.

E tutto questo ben di dio incarnato in poco-meno-di-100 talenti che smanettano — chi con matite, chi con pennelli, chi con tavolette grafiche, forbici e colla, schermi touch, antiche e segretissime tecniche di stampa, chi con tutto questo più superpoteri vari. Tutto questo esercito pacifico e portatore sano di ogni singolo colore visto e immaginato nella storia nell’umanità, ha prodotto qualcosa come 505 opere (che cantina ha, il Giorgini?!), 110 delle quali sono finite anche nel catalogo, che per ora è in prevendita ma che sarà lì a Vicenza, sede di Illustri-associazione e di Illustri-festival, che aspetta di arrivare tra le mani dei tanti visitatori che si presenteranno in questi 30 giorni di evento.

Già, Vicenza, che quest’anno ospiterà anche Illustri Off. E se c’è un momento in cui un festival può cominciare a guardarsi allo specchio, tirare gli addominali e guardare ammirato la tartaruga è proprio quando tutt’attorno nasce un circuito off.
Vicenza. Dove tra un centinaio di anni un bambino passerà in Piazza dei Signori, indicherà col ditino un monumento e la mamma gli spiegherà che quelli lì sono coloro che tanto tempo prima hanno creato illustri.

E adesso che fai, la chiudi qui?
Pensavo di sì.
Senza citare nemmeno un nome, nemmeno gli ospiti speciali, nemmeno i non illustratori che faranno salotto?
Se metto un nome poi devo metterli tutti.
Ti sei accorto che i nomi sono nei manifesti?
Ah già! Senti, pensavo una cosa.
Cosa?
La chiudo con le birrette.

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