Circa 530 anni fa Leonardo da Vinci disegnava una delle opere più celebri di sempre, divenuta un simbolo, un’icona, che ci ritroviamo quotidianamente in tasca sulle monete da 1 Euro e reinterpretata in mille modi da artisti di tutto il mondo: l’Uomo vitruviano.
Emblema per eccellenza del concetto di uomo come “misura di tutte le cose”, l’uomo di Leonardo ha anche ispirato un bel progetto che lo studio britannico Hato presenterà a Milano durante la design week presso la Belli Gallery, prima galleria milanese interamente dedicata al graphic design, nata nel 2018 grazie allo studio di progettazione grafica Parcodiyellowstone.
Se è l’uomo è la misura di tutto, può esserlo anche di un nuovo carattere tipografico?, si sono chiesti negli uffici londinesi di Hato, provando quindi a immaginare come sarebbe potuto essere un font disegnato dal corpo, anzi da più corpi, quelli di coloro che visiteranno l’installazione, che attraverso movimenti e danze diventeranno parte di un’iniziativa di design collaborativo e aperto, che si arricchirà poi anche degli input che verranno raccolti attraverso un piattaforma creata ad hoc: eightheadshigh.hato.co.
L’idea di Hato (realtà della quale abbiamo parlato più volte per le sue splendide pubblicazioni) nasce da un approccio creativo che nello studio londinese chiamano Playtotyping: invece del prototipare, meglio il “giocotipare”, cioè utilizzare il gioco come metodo di lavoro.
La mostra è a cura di Emanuele Bonetti e Loredana Bontempi, l’allestimento è opera di Parcodiyellowstone e HATO.
Alla fine dell’esperimento, grazie ai corpi e ai movimenti registrati durante l’evento milanese e quelli arrivati dal sito, verrà creata una famiglia di font che si potrà scaricare.