Quello dei festival — quando il committente paga — è certamente uno dei panorami più interessanti e stimolanti per chi fa progettazione grafica: ne nascono continuamente, con identità nuove di zecca da immaginare e disegnare; quelli storici, che esistono da anni, rinnovano spesso la loro immagine; c’è da attirare l’attenzione di un pubblico solitamente abituato a una grande offerta, “parlando” sia a un target preciso di potenziali spettatori e partecipanti ma al contempo cercando di attirarne di nuovi; si vede il proprio lavoro finire ovunque, dai muri ai volantini ai social network.
Mostre, concerti, festival, fiere, conferenze, rassegne. Negli ambiti più disparati come l’arte, la musica, il cinema, il design, la moda. In tutto il mondo, alcuni tra i migliori grafici e studi creativi si mettono alla prova e colgono l’occasione per sperimentare più di quanto potrebbero mai fare con altre tipologie di clienti.
Viction:ary, uno tra gli editori indipendenti che presta più attenzione alle tendenze della grafica contemporanea, ha pensato di riunire in un libro i migliori progetti di grafica e identità visiva di fiere e festival realizzati negli ultimi anni.
Pieno di immagini e corredato di interviste, il libro, intitolato Graphic Fest. Spot-on identities for festivals & fairs, si può acquistare online.

(fonte: victionary.com)

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