“Gorey. A documentary” Illustrazione di Bob Staake (fonte: facebook.com/edwardgoreyfilm)

A casa di Edward Gorey

Poco conosciuto in Italia, dove è uscita solo una minima parte dei suoi tanti (oltre 100) libri, Edward Gorey è stato uno dei più grandi illustratori del secolo scorso, capace — per citare la cara Zazie, che ha scritto un articolo su di lui qualche tempo fa — di «costruire un immaginario allo stesso tempo macabro ed essenziale, sublimato e rarefatto, misterioso e affascinante», immaginario che ha anche avuto influenze profondissime sull’opera di scrittori come Neil Gaiman e Daniel Handler (il “papà” di Lemony Snicket), registi come Tim Burton e Guillermo Del Toro, e fashion designer come Anna Sui.

Mark Dery, “Born to Be Posthumous: The Eccentric Life and Mysterious Genius of Edward Gorey”, Little, Brown and Company, novembre 2018

Nato a Chicago nel 1925 e morto nel 2000 a Hyannis — cittadina della costa sud di Cape Cod, in Massachusetts, dove abitava —, Gorey sta vivendo un grande momento di gloria postuma, perfettamente compatibile col personaggio, definito dal giornalista e critico americano Mark Dery “nato per essere postumo”, come d’altronde recita il titolo della sua biografia uscita di recente: Born to Be Posthumous: The Eccentric Life and Mysterious Genius of Edward Gorey.

Basato sulla corrispondenza privata dell’artista, sulle testimonianze di chi lo conosceva e su interviste fatte agli artisti che hanno confessato il peso delle sue opere nella definizione dei loro mondi fantastici ed estetici, il libro si avvale anche di parte del materiale raccolto dal regista Christopher Seufert, che dal ’96 al 2000 è andato a trovare Gorey nella sua villetta di Yarmouth, Cape Cod, registrando una gran quantità di materiale e fotografando gli ambienti, con l’intenzione di realizzare un documentario che, a quanto risulta dalla pagina Facebook del progetto, è ormai quasi prossimo all’uscita.

“Gorey. A documentary”
Illustrazione di Bob Staake
(fonte: facebook.com/edwardgoreyfilm)

Seufert ha anche messo su Flickr gli scatti realizzati in casa Gorey. Qua sotto ce ne sono alcuni, mentre l’intero album si può consultare online.

A chi volesse un piccolo assaggio della voce del maestro e della sua “gotica ironia” consiglio anche Goreytelling, una serie di cortometraggi prodotti dalla rivista Topic, diretti da Seufert e animati — in stile assolutamente “Goreyano” — da Benjamin e Jim Wickey.

La casa di Gorey
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
Una delle tante librerie della casa
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
Collezione di bottiglie antiche
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
Il gatto sul divano. Gorey era un grandissimo amante dei gatti
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
Medicinali sulla finestra del bagno
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
L’armadietto dei liquori
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
La camera degli ospiti
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
Magneti sul frigorifero. Ce ne sono anche alcuni con le sue illustrazioni
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
Le pellicce che l’artista era solito indossare quando usciva
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
La scrivania dell’ufficio, fotografata nella settimana in cui Gorey morì
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
La scrivania dell’ufficio, fotografata nella settimana in cui Gorey morì
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
Una stampa della sua opera “Deadly Blotter”
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
Ancora libri e librerie
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
La stanza della tv
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
Un cassetto della credenza
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
La finestra della cucina
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
La casa
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
L’auto di Gorey
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
Il portone di casa
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
La casa di Gorey
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
Gorey all’Academy of Performing Arts, cinque mesi prima della sua morte
(foto: Christopher Seufert | fonte: flickr.com/photos/mychatham)
co-fondatore e direttore
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