Alla ricerca dei colori perduti

Nel diciannovesimo secolo il Giappone uscì dal cosiddetto sakoku — cioè gli oltre duecento anni di isolamento e autarchia che caratterizzarono il periodo Edo — e ricominciarono i commerci con il resto del mondo, che portarono a una rapidissima modernizzazione del paese. Purtroppo molte delle antiche tradizioni artigianali andarono perdute, e fra di esse c’era la tintura naturale dei tessuti. Solo dopo il 1950, a seguito di anni di studi e ricerche, si cominciò a recuperare un millenario patrimonio di conoscenze “gettate alle ortiche” (ortiche che tra l’altro danno un bel verde tenue, un po’ giallino) a favore della più economica e rapida tintura chimica.

Tra gli artigiani che adottarono le moderne tecnologie ci fu la famiglia Yoshioka. Originari di Kyoto, gli Yoshioka mandavano avanti un laboratorio di tintura dei tessuti da generazioni quando, nel 1988, l’attività passò nella mani di Sachio. Quinta generazione, Sachio Yoshioka aveva le idee molto chiare: era arrivato il momento di tornare al passato, alla tradizione, alla natura, alla bellezza.

Oggi il laboratorio Yoshioka è uno dei più prestigiosi di tutto il Giappone, ha anche una casa editrice che pubblica volumi su tessuti, tinture, pattern e stampe, e Sachio è uno dei maggiori esperti al mondo nel suo campo.

In due differenti momenti, prima nel 2016 e poi l’anno successivo, Yoshioka ha donato due dei suoi meravigliosi tessuti al Victoria & Albert Museum di Londra. Un regalo che è diventato anche un’occasione per vedere Sachio e la sua squadra al lavoro. La NHK, la tv pubblica giapponese, ha infatti realizzato una serie di quattro brevi documentari sull’attività dell’impresa di famiglia.
I video sono poi stati tradotti e sottotitolati dal V&A, che li ha messi online unendoli in un unico filmato, intitolato In Search of Forgotten Colours, che è concentrato di poesia: poesia del lavoro, poesia del recupero di antiche conoscenze, poesia della lentezza, poesia della natura, poesia del vento che sfiora i tessuti appesi, come a volerne accarezzare i colori.

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