Un vecchio detto cinese dice pressappoco così: riscaldare il vecchio per ottenere il nuovo. E cioè ritornare al passato non per nostalgia ma per gettare le basi del rinnovamento. È con questo spirito che, nella primavera del 1958, Akira Yamazaki — all’epoca uno dei maggiori esperti orientali in fatto di scienza dei colori e tintura dei tessuti — curò un piccolo capolavoro editoriale intitolato Nippon Colours: the japanese art “Kusaki-Zome”.
Stampato l’anno successivo in sole 300 copie e in doppia lingua inglese/giapponese, il libro era frutto di anni di studi e ricerche su antichi documenti e opere letterarie giapponesi, alla scoperta di tutte le tinte utilizzate negli abiti tradizionali fino al diciannovesimo secolo, quando il Giappone si aprì ai commerci e agli scambi culturali col resto del mondo e — con l’introduzione delle tinture chimiche — un patrimonio di conoscenze accomulate in oltre mille anni, andò quasi totalmente perduto.
«Le vecchie tinte non avevano neanche più un nome che le differenziasse da quelle chimiche», scriveva Yamazaki nella poetica prefazione all’opera, che riporta le tecniche e soprattutto gli esempi di ben 100 differenti colori ottenuti dai tannini delle piante e delle erbe.
Ogni pagina del volume è dedicata a una pianta diversa e alle tinte che da essa si possono ottenere, con tanto di nomi (frutto delle tante ricerche) e campioni di fili di seta.
Il libro, che oggi è piuttosto raro e si trova a cifre di poco inferiori ai 1000$, è però consultabile pagina per pagina — non sono in ordine, quindi ci vuole un po’ di pazienza — sul sito del Cooper Hewitt Museum.

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

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(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

(fonte Cooper Hewitt Museum)

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