Boiler Room è una delle più celebri e interessanti piattaforme di video streaming legate alla musica (principalmente elettronica, ma non solo). Nata nel 2010 in una stanza caldaie (da qui il nome), oggi organizza eventi in tutto il mondo, ha un archivio con oltre 4000 concerti, una rete di più di 5000 artisti e negli ultimissimi anni ha anche iniziato a produrre documentari.
Con un pubblico di centinaia di migliaia di appassionati, il sito fondato da Blaise Bellville ha deciso di provare a coinvolgere un pubblico interessato anche ad altre tipologie di contenuti e lo scorso 29 maggio ha lanciato 4:3, piattaforma nuova di zecca dedicata sia a filmati d’archivio che a video realizzati su commissione, tutti quanti legati alla cultura underground — il motto del progetto è appunto “Netflix for the underground”.
Ad oggi il sito, che dà accesso gratuito (previa iscrizione, gratuita pure quella) a tutto il materiale, ha organizzato i video in una serie di playlist, che vanno dalle animazioni sperimentali e d’avanguardia (con vere chicche anche degli anni ’20, ’30 e ’40) ai filmati d’archivio dei rave, dalla video arte alle performance queer, dagli imperdibili documentari degli anni ’80 di Robert Mugge (su Gil Scott-Heron, su Al Green, su Sun Ra, su Sonny Rollins) ai primissimi lavori di registi come David Lynch, Spike Lee, Guillermo del Toro, Wes Anderson e Sofia Coppola.
Ogni sezione ha i propri curatori, ma ci sono anche quattro ospiti speciali a selezionare materiale: Ryuichi Sakamoto, Peaches, Elijah Wood e Jenn Nkiru.
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