“Del camminare e altre distrazioni – Antologia per viandanti e sognatori”, a cura di Francesca Cosi e Alessandra Repossi, Ediciclo Editore, dicembre 2017 (foto: Frizzifrizzi)

Del camminare e altre distrazioni: una raccolta di racconti per viandanti e sognatori

«Il ritmo del passo genera una specie di ritmo del pensiero, e il tragitto attraverso un paesaggio echeggia o stimola il tragitto attraverso un corso di pensieri. […] Pertanto, un aspetto della storia del camminare è la storia del pensare concretizzata, perché i moti della mente non possono essere tracciati, mentre quelli dei piedi sono riconoscibili. […] Potremmo dire che è il movimento, come anche le vedute che scorrono davanti ai nostri occhi, a fare accadere le cose nella nostra mente, ed è questo che rende il camminare ambiguo e infinitamente fertile: è il mezzo e il fine, è il viaggio e la meta».

Queste righe, che ho sottolineato con una certa foga sulla pagina e che mi è capitato di citare più volte durante chiacchierate che avevano come argomento il mio non avere la patente, sono prese da Storia del camminare, un lungo saggio della critica d’arte e scrittrice americana Rebecca Solnit, uscito in italiano nel 2000 per i tipi di Bruno Mondadori e ormai fuori catalogo.

Camminare scatena i pensieri. È questione di ritmo, di respirazione, e in questo è intimamente connesso alla scrittura, più di ogni altro mezzo di trasporto. La storia della letteratura è anche una storia del camminare, e viceversa. Non solo a livello di produzione letteraria — quanti romanzi, racconti, poesie, saggi sono nati dopo una passeggiata, breve o lunga che sia (e chi può misurare, d’altra parte, gli anni luce che può percorrere il pensiero in appena pochi passi?) — ma anche per quanto riguarda trame, sviluppo delle storie, personaggi: il fatidico lungo cammino dell’eroe, ciò che capita quando si smarrisce la via, l’arrivo del viandante che cambia improvvisamente il corso della narrazione.

“Del camminare e altre distrazioni – Antologia per viandanti e sognatori”, a cura di Francesca Cosi e Alessandra Repossi, Ediciclo Editore, dicembre 2017
(foto: Frizzifrizzi)

Già, cambiare. Non si cambia se non si cammina — metaforicamente o meno. Allo stesso modo, si legge per cambiare (vedute, conoscenze, stato d’animo, spirito) o anche semplicemente per evadere, termine che è intimamente connesso al camminare.
C’è poi camminare e camminare. Fare quattro passi dopo pranzo è diverso dal vagabondare. Fare un escursione non c’entra niente con il bighellonare. Ché, come scrive Luigi Nacci, «non basta camminare per mettersi in cammino, che l’esperienza di cui stiamo parlando è radicale, è un atto fisico e politico allo stesso tempo, è un gesto civile, poetico, il principio di una trasformazione da cui non si fa ritorno».

Insegnante, scrittore, profeta della “viandanza”, Nacci è l’autore della bella introduzione di una strana quanto affascinante antologia per viandanti e sognatori, intitolata Del camminare e altre distrazioni (si può acquistare anche su Amazon) e curata da Francesca Cosi e Alessandra Reposi, traduttrici, autrici e giornaliste.

“Del camminare e altre distrazioni – Antologia per viandanti e sognatori”, a cura di Francesca Cosi e Alessandra Repossi, Ediciclo Editore, dicembre 2017
(foto: Frizzifrizzi)

Frutto di bel lavoro di ricerca tra autori celeberrimi, celebri e meno conosciuti, il libro raccoglie racconti sul camminare divisi in varie sezioni: dopo un prologo “a ritmo lento” di Virginia Woolf c’è il capitolo dedicato alle “passeggiate filosofiche” (Roberto Arlt, Jean-Jacques Rousseau e H.G. Wells), poi si va “su è giù per le montagne” con Paolo Mantegazza, Mark Twain e Washington Irving, si fanno “incontri sul cammino” (Luigi Capuana, Kate Chopin e Guy de Maupassant), si scopre che “il destino sta nei passi” (Mary Hunter Austin, Giovanni Verga e G.K. Chesterton) e alla fine ci si riposa con l’epilogo di J.M Barrie.

Alcuni dei racconti sono inediti in Italia e sono stati pescati e tradotti da Cosi e Reposi, che per accompagnare i testi hanno affidato le illustrazioni al grande Guido Scarabottolo (non poteva esserci scelta migliore, chi altri sarebbe riuscito a raccontare meglio attraverso pochi segni sia il percorso esteriore che quello interiore del viandante?).

Piccola nota finale per la casa editrice, la succitata Ediciclo Editore, che esiste dall’87 e fin dall’inizio si è specializzata in titoli dedicati alla bicicletta, come sport ma innanzitutto come stile di vita, pubblicando libri che spaziano dall’albo illustrato per bambini a volumi sulla storia del ciclismo, mappe e guide per il cicloturismo, narrativa di viaggio, e opere dedicate invece al camminare.

“Del camminare e altre distrazioni – Antologia per viandanti e sognatori”, a cura di Francesca Cosi e Alessandra Repossi, Ediciclo Editore, dicembre 2017
(foto: Frizzifrizzi)
“Del camminare e altre distrazioni – Antologia per viandanti e sognatori”, a cura di Francesca Cosi e Alessandra Repossi, Ediciclo Editore, dicembre 2017
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“Del camminare e altre distrazioni – Antologia per viandanti e sognatori”, a cura di Francesca Cosi e Alessandra Repossi, Ediciclo Editore, dicembre 2017
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“Del camminare e altre distrazioni – Antologia per viandanti e sognatori”, a cura di Francesca Cosi e Alessandra Repossi, Ediciclo Editore, dicembre 2017
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“Del camminare e altre distrazioni – Antologia per viandanti e sognatori”, a cura di Francesca Cosi e Alessandra Repossi, Ediciclo Editore, dicembre 2017
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“Del camminare e altre distrazioni – Antologia per viandanti e sognatori”, a cura di Francesca Cosi e Alessandra Repossi, Ediciclo Editore, dicembre 2017
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