Fondata nel 1914, l’AIGA, acronimo che sta per American Institute of Graphic Arts, è una delle più antiche associazioni professionali americane e riunisce più di 25.000 tra designer, editori, tipografi, studenti e docenti.
Negli anni ’40 venne anche pubblicata una rivista, l’AIGA Journal of Graphic Design, inizialmente in forma di snello notiziario per poi trasformarsi, negli anni ’80 e ’90, sotto la direzione del grande Steven Heller, in un magazine vero e proprio, con una linea editoriale ben definita, contributi da parte di grandi professionisti, e un ruolo centrale nel mondo del design americano (e non solo).
Il progetto andò avanti fino al 2003, pochi anni dopo che la testata cambiò nome e tolse quel graphic che, in una periodo di rivoluzioni tecnologiche, stava diventando un’etichetta riduttiva (nello stesso periodo la stessa associazione preferì adottare ufficialmente l’acronimo AIGA).
Le pubblicazioni ripresero — ma soltanto in formato digitale — nel 2014, quando la nuova editor Perrin Drumm fondò il blog Eye on Design, che oggi, col suo logo a forma di occhio, è tra i più interessanti siti del panorama internazionale.
Riunendo alcuni tra i migliori talenti dell’industria creativa, però, un ritorno alla carta era prima o poi inevitabile, e infatti l’associazione ha da poco dato alle stampe il numero zero dell’Eye on Design Magazine, distribuito durante l’AIGA Design Conference, tenutasi lo scorso ottobre a Minneapolis.
Con l’iconico occhio in copertina, il numero zero va a trattare e ampliare molti dei temi già toccati dal blog. Per ora, purtroppo, la rivista non si può acquistare. Comincerà a essere distribuita regolarmente a partire dal primo, vero numero, previsto per l’inverno 2018.