Linee che si intrecciano, stencil sbiaditi che si sovrappongono, numeri, codici, forme geometriche. Sotto ai nostri piedi, ogni giorno, per strada, dipinta sull’asfalto, c’è una vera e propria galleria di segni. Sono lì per dirci dove parcheggiare, dove possiamo e non possiamo andare, dove fermarci e per quanto, che direzione prendere, dove aspettare un taxi, in che punto fare la nostra traversata da un marciapiede all’altro (le strisce pedonali come ponti, e chi s’azzarda a guadare lo fa a proprio rischio e pericolo).
Bastano però un occhio allenato, l’attenzione che solo le piccole cose banali necessitano e una cornice in cui racchiudere un frammento di mondo, ed ecco che la segnaletica stradale perde la sua funzione originaria per diventare qualcos’altro: l’inizio di un pattern, arte astratta.
Lo dimostra un account Instagram aperto poche settimane fa, lo scorso ottobre. Si chiama Overcromo ed è dedicato alla “bellezza dimenticata” che calpestiamo per 365 giorni all’anno senza accorgercene.
P.s.
Ringrazio Lionello Borean per la segnalazione.




