Già autrice di un libro pop-up unico nel suo genere (This book is a camera, che appunto si trasformava in macchina fotografica funzionante), la designer americana Kelli Anderson è una virtuosa della carta, con la quale realizza anche splendide animazioni.
Ma è nel costruire meccanismi e dimostrare che con un po’ di cartoncino si può fare a meno di materiali ben più costosi che Anderson si rivela una vera maga.
Come ha raccontato in una vecchia intervista rilasciata a The Great Discontent nel 2014, i suoi migliori progetti «sono quelli in cui non sono bene cosa sto facendo e quindi devo ragionare per trovare un modo di andare avanti. Questi progetti nutrono e perpetuano la curiosità su come funzionano le cose».
“Trovare un modo”, ecco il concetto chiave, la scintilla che innesca il potere creativo e porta a semplificare ciò che sembra complicato e ad alzare l’asticella sempre un po’ più in alto.
Nel suo nuovo libro, la designer ha trovato un modo — anzi, ne ha trovati tanti — di utilizzare la carta per mostrare e spiegare come funzionano le cose.

This Book is a Planetarium è infatti un libro pop-up che si può suonare come una chitarra, che si può usare per disegnare spirali geometriche, che diventa un calendario perpetuo, un amplificatore di suoni, uno strumento per criptare e decriptare messaggi e, come da titolo, addirittura un planetario.
In uscita il prossimo ottobre per Chronicle Books (ma si può già pre-acquistare su Amazon), qualche piccola video-anteprima è stata pubblicata da Anderson sul suo account Instagram.




