Capita in ogni casa. Sei lì che mangi la cena e a un certo punto qualcuno se ne esce col dubbio: la barbabietola è un tubero? Broccoli, cavoli e cavolfiori sono parenti? E cetrioli e cocomero? L’avocado è frutta o verdura? Quanti frutti di bosco esistono?
A quel punto c’è sempre chi va a controllare su Wikipedia (un giorno davvero poco lontano avremo ciascuno il nostro assistente digitale personale come invisibile invitato ad ogni tavola, che senza essere interrogato provvederà a chiarire ogni questione con una soluzione enciclopedica e definitiva — quel giorno sarà la fine delle belle chiacchierate davanti ad un buon piatto), che è sempre una mossa azzardata perché si rischia di essere risucchiati in un buco nero di click da una voce all’altra fino ad arrivare a domandarsi il senso della vita1.
Ma come accade coi planisferi, che, quando si è in cerca della capitale del Botswana per le parole crociate, hanno la capacità di portarti lontano, lontanissimo coi pensieri, più di ogni voce di enciclopedia, allo stesso modo questa mappa tassonomica della frutta e della verdura riesce a stuzzicare le papille gustative con sapori esotici e ipotesi di abbinamenti azzardati.
Prodotta da Pop Chart Lab, studio di design specializzato in infografiche formato poster, la mappa contiene oltre 700 vegetali classificati per zona geografica e famiglie, specie e (talvolta) sottospecie botaniche.