«È il cibo che mangiamo non per sostenerci ma per puro desiderio, un desiderio che arriva al cuore di chi siamo, noi, come persone», così definivano gli snack quelli di Snacks Quarterly, rivista indipendente sul cibo spazzatura che ora, ahimè, non esce più (saranno diventati salutisti?).
E tra tutti gli snack, quelli al cioccolato meritano un discorso a parte, perché oltre ad essere l’incarnazione stessa del peccato (e del grasso superfluo e della morte per malattie cardiovascolari), sono anche un ottimo esempio di design, in cui la forma sposa perfettamente la funzione e un semplice formato-tavoletta con poche, piccole variazioni sul tema, è capace di evocare i più primitivi istinti prima ancora di aver dato anche un solo morso, prima di aver posato le labbra sulla texture del cioccolato, di aver azzannato il denso ripieno e aver fatto annegare il cervello nella dopamina.
Agli snack-dipendenti lo studio di design Dorothy — che più e più volte è apparso su Frizzifrizzi per le sue mappe e le sue infografiche — ha dedicato un lussuoso poster serigrafato con inchiostro dorato su carta color melanzana.
Il titolo, che gioca sul concetto di grafico a barre e le barrette di cioccolato, è estremamente cioccolatoso e dice tutto: The Extremely Chocolatey Chocolate Bar Chart, che raccoglie le forme e gli ingredienti di alcuni tra i più celebri snack.