In italiano corretto si dice anticipatore, ma nella lingua di tutti i giorni si è fatto sempre più largo un più prosaico essere avanti.
«Quando vivrò di quello che ho pensato ieri, comincerò ad avere paura di chi mi copia», diceva Fortunato Depero, artista che dell’avantismo è stato, in vita e oltre, grande portabandiera — anche se dubito che all’epoca qualcuno lo fermasse per strada o gli scrivesse una lettera per dirgli «Madò, Depero, quanto stai avanti!» o «Fortunato, sei avantissimo!» (anche se probabilmente ne sarebbe stato felice).
In quest’anno di grandi celebrazioni “Deperiane” — l’uscita della ristampa antastatica del suo celebre libro imbullonato, la grande mostra Depero il mago organizzata presso la Fondazione Magnani Rocca di Parma, in collaborazione con il Mart di Trento e Rovereto e curata da Nicoletta Boschiero e Stefano Roffi (c’è tempo fino al 2 luglio per visitarla) — il pittore/illustratore/scultore/designer/scenografo/copywriter Depero è però ufficialmente #AVANTISSIMO, come il progetto-tributo ideato dallo studio creativo Kreativehouse che ha coinvolto cinque tra i più interessanti illustratori italiani e internazionali nella realizzazione di una piccola collezione di bandane in edizione limitata.
Jun Cen, Ale Giorgini, Roman Muradov, Gio Pastori e Olimpia Zagnoli hanno interpretato, ciascuno col proprio stile, temi ed estetiche deperiane, riprodotte in tavole esposte fino al 9 aprile 2017 presso Fidenza Village, dove si possono trovare anche le bandane.









