(foto: Slanted)

Yearbook of Type II: un compendio dei migliori caratteri tipografici digitali degli ultimi anni

Oggi sembra incredibile, vista l’enorme quantità di font a disposizione e i tanti strumenti per applicarli a qualsiasi sito web (vedi ad esempio Google Fonts, Typekit), ma per anni pubblicare e leggere testi su internet significava farlo con poco più di una manciata di opzioni disponibili: Georgia, Verdana, Arial, Times New Roman ed Helvetica. Se volevi qualcosa di diverso, più particolare e personalizzato o, semplicemente, più adatto, dovevi trasformare il testo in immagini, con tutti gli svantaggi che questo comportava.

Grazie a browser sempre più intelligenti e ai suddetti sistemi per poter cambiare i font, ora chiunque ha a disposizione una scelta sterminata, tra font a pagamento e gratuiti — noi ad esempio utilizziamo Museo Sans Condensed per i titoli e Alegreya per gli altri testi.
Con l’esplosione della produzione di contenuti per il web (in ogni sua parte, comprese le app) abbiamo assistito ad una parallela ed esponenziale espansione dell’offerta di caratteri digitali.

(foto: Slanted)

Se da una parte è quasi impossibile orientarsi, dall’altra escono periodicamente dei compendi che aiutano a tracciare una rotta in questo complicato mondo. Paradossalmente è proprio su carta che le raccolte di questo tipo danno il loro meglio, e un ottimo esempio è Yearbook of Type, Vol. 2, seconda edizione aggiornata di un volume uscito già qualche anno fa, nato dalla collaborazione tra due editori specializzati come il tedesco Slanted e lo svizzero Niggli.

Con centinaia di caratteri elencati, ciascuno accompagnato da una breve storia e da esempi in differenti stili e pesi, il libro ospita alcune tra le più interessanti fonderie digitali, il tutto integrato dai profili dei designer e da saggi e tutorial sulla tipografia digitale e sulla creazione di un carattere.

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