Ritagliare con cura religiosa e precisione chirurgica oppure strappar via con spirito iconoclasta, confidando nel caso e nell’errore come fonte d’ispirazione. O magari affidarsi agli strumenti digitali per giustapporre elementi e, con loro, intersecare mondi e immaginari creando qualcosa di nuovo non tanto nel nome dell’arte (che però, se esce dalla porta, vista l’altissima qualità dei lavori in questione, spesso, come si suol dire, “rientra dalla finestra”) ma per un progetto grafico, quindi con ogni probabilità commissionati da qualcuno.
Curato dal duo di designer inglesi Ryan Doyle e Mark Edwards, che insieme formano lo studio creativo DR.ME, Cut That Out è un nuovo libro pubblicato da Thames & Hudson focalizzato proprio sui migliori esempi di collage contemporaneo applicato al graphic design.
Sono 50 i designer protagonisti della pubblicazione (che si può acquistare anche su Amazon), provenienti da ben 14 paesi e ciascuno con una piccola selezione di opere e un’intervista.
Come hanno recentemente raccontato Doyle ed Edwards al magazine Print, l’idea è nata in seguito a un progetto portato avanti dai due un paio di anni fa: intitolato 365 Days of Collage, consisteva appunto nel realizzare un collage al giorno. Una volta giunti alla fine e con tantissimo materiale in archivio, Doyle ed Edward sono andati da Thames & Hudson con l’idea di un libro ma, realizzando l’editore soltanto monografie dedicate a nomi ben più famosi del loro, hanno deciso di spostare il tiro e focalizzarsi invece su una sorta di antologia, che è poi diventata Cut That Out e che coinvolge creativi come Stefan Sagmeister, Hvass&Hannibal, Atelier Bingo, Inge Jacobsen, Yokoland, Mike Perry e tanti altri.





