Si chiama Sound Brewery Machine, assomiglia a un normale giradischi ma invece di girare e leggere—appunto—i dischi, permette di “suonare” luppolo, malto, mais e acqua: in poche parole, gli ingredienti della birra. In questo caso birra Nastro Azzurro, che lo scorso 18 maggio ha attivato un progetto chiamato Ti Porta Lontano e dedicato al supporto di talenti emergenti italiani.
Le aree di intervento sono sette—bartendering, fotografia, cibo, media, moda, musica e innovazione—e la macchina per suonare gli ingredienti della birra, costruita interamente a mano, è il primo.
A realizzarla sono stati Alessandro Spagna, Luca Brasili e Mattia “Donowitz” Liciotti, che insieme formano gli AwhyL, con il supporto di due sound designer.
La macchina, al posto della normale puntina che si usa per i vinili, ha un laser che legge le texture degli oggetti disposti sui piatti. Perlomeno quelli solidi—per l’acqua hanno infatti utilizzato due lp vergini, trattati in modo tale da rendere la superficie più scorrevole del normale.
Più delle spiegazioni, però, possono le immagini (e i suoni, ovviamente) quindi il consiglio è di guardare il video.
