Paolo Cardinali l’ho conosciuto poco più di un anno fa a Bologna durante un festival—Fruit di cui ho parlato più e più volte qui su Frizzifrizzi—dedicato alle autoproduzioni editoriali.
Lui lavora da tanti anni con la fotografia, tra l’attività personale, l’organizzazione di mostre, corsi, presentazioni, e dal 2014 anche attraverso una fanzine, Fugazine, di cui giusto qualche settimana fa ho segnalato l’ultima uscita.
Ora Paolo, come tutti quelli che non riescono a starsene buoni e calmi e sentono piuttosto un bisogno fisiologico di sporcarsi le mani, di buttare al vento ore di sonno e litri di sudore, spesso in cambio di nient’altro che gloria e un po’ di divertimento (quando va bene: com’è che non ce ne sono di più di persone così?), è alle prese con un nuovo progetto, ideato e organizzato assieme ad Alessandro Ciccarelli e Danilo Palmisano di Monkeyphoto, altri due matti come lui, malati di fotografia e fanzinari, e con l’associazione culturale romana Microprisma, che al Pigneto porta avanti un bel progetto ad alto tasso di socialità, sperimentazione e condivisione, sempre all’insegna della fotografia.
Il progetto in questione di chiama Funzilla Fest, arriverà in aprile (16 e 17, per la precisione) e sarà un piccolo festival dedicato alle fanzine di fotografia, a cui è già possibile autocandidarsi per esporre la propria, di fanza.
Ma per saperne di più ho pensato di chiedere direttamente a Paolo, che ha la capacità di farti innamorare di un’idea ancora in piena fase di lavorazione. Ché alla fine, nonostante tutti i se e i ma, lo sai già che verrà fuori un appuntamento da non perdere.
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Dunque Paolo, perché Funzilla?
Funzilla è una cosa semplice, e la conseguenza “naturale” di un percorso.
Io e i miei amici Alessandro e Danilo di Monkeyphoto ci ritroviamo spesso intorno ad una birretta e per fare due chiacchiere.
Facciamo entrambi fanzine fotografiche, come sai. Mentre negli anni passati, insieme a molti altri compagni, abbiamo contribuito a mettere su delle iniziative in ambito fotografico: Occhi Rossi Festival, la serie Interni (una due giorni di happening fotografico in appartamenti privati in ristrutturazione) e altre iniziative.
Durante una delle birrette discutevamo del fatto che mentre esiste un minimo di fermento riguardo le piccole (auto)produzioni di illustrazione, grafica e fumetto, sulle fanzine fotografiche si muove davvero poco.

Da qui l’idea di farlo voi, un festival?
Sì, perché anche la nostra esperienza diretta—abbiamo partecipato a Fruit e a Scanner, ad esempio—aveva dimostrato che in quel tipo di appuntamenti la fotografia è un po’ un pesce fuor d’acqua.
E quindi abbiamo deciso di farci un festival per noi pesci fuor d’acqua.
Quindi abbiamo contattato Microprisma, che è una associazione che è a Roma e ha uno spazio espositivo, e gli abbiamo proposto di ospitare il festival.

Che sarà un festival rigorosamente riservato alle photozine, le fanzine di fotografia.
Affinché la cosa abbia un senso abbiamo deciso di mantenere stretta l’inquadratura sulle photozine. Ora, non è che il termine indichi qualcosa di preciso, però abbiamo pensato che l’orientamento dovesse indirizzarsi a produzioni che si muovono entro alcuni confini: auto-produzioni, una qualche attitudine “artigianale”, tiratura limitata, prezzo ridotto, distribuzione diretta.

Immagino sia stata dura dover mettere dei paletti, visto che il panorama non è poi così immenso.
Sì ma non è per snobbismo.
Ci sono tante esperienze “ordinarie” di cui ho profondissima ammirazione: penso ad esempio a Postcart e a Claudio Corrivetti che per me è davvero eroico nel suo girare per l’Italia con il carrello dei suoi libri.
Così come ci sono delle nuove case editrici italiane indipendenti che fanno libri bellissimi: Skinnerboox, Akina, Rorhof, Discipula, Witty Kiwi, Cesura.
Solo che queste realtà hanno già un loro piccolo spazio. Insomma ci sembra sensato cercare di proporre qualcosa di diverso.

In soldoni: come sarà Funzilla Fest?
Ci saranno i banchetti. Qualcuno verrà a Roma, altri spediranno le fanzine. Ed ora stiamo invitando qualche realtà estera.
Vorremmo anche fare delle presentazioni, e forse un workshop con Michela Palermo.
Sarà una due-giorni, forse un po’ anarcoide. Speriamo di entrarci tutti dentro Microprisma!
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Per saperne di più e restare aggiornato sull’evento puoi seguire Funzilla Fest sul sito e su Facebook.



