Comincia in maniera lineare per poi complicarsi sempre di più in una serie crescente di loop che finiscono per avere conseguenze gli uni sugli altri eppure proseguendo ciascuno per la propria, infinita e sempre identica strada, coi personaggi che si trovano a condividere tempo e spazio ignorandosi però beatamente tra loro, eppure in qualche modo interfacciandosi, uno mettendo in moto l’azione che condurrà al gesto di un altro e viceversa, in una efficace metafora della società contemporanea.
Realizzata da Davier Yoon & Joshua Tan per Pause Fest—importante evento dedicato a creatività e nuove tecnologie che si tiene ogni anno, fin dal 2011, a Melbourne, in Australia—quest’animazione si ispira apertamente a un capolavoro come Tango, un cortometraggio di animazione del 1980 con cui il regista polacco (dall’impronunciabile nome) Zbigniew Rybczyński ha vinto l’Oscar nel 1983.
Qua sotto, per chi vuole restare a bocca aperta sia sul concetto che sulla realizzazione (siamo pure sempre negli anni ’80!), c’è il corto di Rybczyński mentre a chi ha tempo e volesse approfondire consiglio quest’ottimo paper che parla del film)