Dai White Stripes ai Black Sabbath, classificare le band in base al colore—non quello della musica bensì quello, letterale, indicato dal nome—significa passare per Blondie, Tangerine Dream (tangerine è il mandarino), Pink Floyd, Blue Öyster Cult, Black Flag, Black Keys… e tutta una serie di gruppi più o meno famosi dai nomi esplicitamente o implicitamente “cromatici” (no, i Chromatics non ci sono), organizzati in un poster da appendere al muro, anche nella versione coi titoli delle canzoni—da White Rabbit a Back To Black, con in mezzo Yellow Submarine, Coffee and Tv, Purple Rain, Pale Blue Eyes.
Due variazioni sul tema della classica “ruota dei colori”, che però sono uscite anche per cinefili (Arancia Meccanica, Moulin Rouge, La vie en rose, Blues Brothers, Jackie Brown, Bella in rosa, Goldfinger) e bibliofili (Denti bianchi di Zadie Smith, Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, Dalia nera di Ellroy, Meridiano di sangue di Cormac McCarthy, l’Impero del sole di Ballard e persino—ché i creatori delle grafiche specificano di aver inserito malvolentieri—il famigerato Cinquanta sfumature di grigio).
Tutti i poster sono opera di Dorothy, studio creativo di base a Manchester, e si possono acquistare online.
