Save the date | BBB15: a Bologna torna il festival internazionale di fumetto

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Locale, nazionale, internazionale, ibrida. L’edizione 2015 del BilBOlbul, il festival del fumetto che da 9 anni attira appassionati da tutto il mondo sta per cominciare.
La data ufficiale è domani (fino al 22 novembre) anche se in realtà la nona edizione è già partita cinque giorni fa, col prefestival.
Anzi no, a dirla tutta è da primavera che, con l’arrivo delle gemme sui rami degli alberi, eventi firmati BBB hanno cominciato a spuntare qua e là per Bologna.

Un festival diffuso, dunque, a livello temporale ma anche e soprattutto “spaziale”.
Se immagini di guardare Bologna dall’alto, in questi giorni, come fossi a bordo di uno dei satelliti che poi, con un pallino blu, ti dicono dove sei sopra a una mappa da consultare su uno smartphone o su un pc, ti accorgeresti che non c’è manifestazione culturale, da queste parti, capace di coinvolgere in maniera più capillare—e, appunto, diffusa—la città, coinvolgendo musei, università, spazi istituzionali, locali, negozi, studi creativi, hotel e B&B, persino case private.

L'immagine ufficiale del BBB15 è di Lilli Carré
L’immagine ufficiale del BBB15 è di Lilli Carré

Durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, Emilio Varrà, presidente di Hamelin, l’associazione che organizza il BBB, ha parlato di una “doppia anima” del BilBOlbul: nazionale e internazionale, quest’ultima in grande crescita negli ultimi anni, visto il notevole afflusso di autori e appassionati da oltre confine, che considerano il festival come un punto di riferimento importante, soprattutto per quanto riguarda il fumetto di ricerca.

Nicchia, questa, che la manifestazione è riuscita a ritagliarsi anche all’interno del panorama italiano, pigiando sempre di più sul pedale della sperimentazione, specialmente a partire dall’edizione del 2014, quella che ha segnato una svolta sia a livello di collocazione sul calendario (da marzo a novembre) sia per quanto riguarda l’offerta di workshop, tavole rotonde e presentazioni legate al “fare”.

Se c’è un filo rosso che lega e intreccia e ispira il programma di quest’anno, quel filo rosso è il linguaggio. Inteso sia come ibridazione del fumetto e dell’illustrazione con formati quali la musica, l’animazione e il fumetto (non tanto tradotto quanto piuttosto pensato appositamente per vivere) sul web, sia come grammatica del fumetto: «il graphic novel e il graphic journalism», ha detto Varrà durante la conferenza stampa di presentazione del festival, «hanno cominciato ad attirare un pubblico che finora non si era avvicinato al fumetto. Questo è molto importante ma c’è bisogno di un “passetto” ulteriore, e cioè far comprendere che è fondamentale non tanto porre l’attenzione sul cosa—sull’oggetto del fumetto, che se è considerato “importante” di conseguenza allora diventa importante anche il fumetto— quanto piuttosto sul come».

Che significa questo? Significa che un fumetto sulla mafia o su Pablo Picasso (gli esempi sono miei) non è per forza un fumetto migliore e più importante di uno che ha come protagonista un’unghia del dito mignolo (l’esempio è di Varrà).
Da questo duplice focus sul linguaggio, la scelta degli autori protagonisti del BBB 2015: Giacomo Nanni, Lillì Carré, Benoît Preteseille, Andrea Bruno, Alice Socal… E—in un viaggio nel tempo fino agli anni ’80—la figura seminale di Renato Calligaro.

E da qui anche la scelta di focalizzare le tavole rotonde su temi come i social network (questo—arrossisco—lo conduco io), l’autoproduzione (tra l’altro le fanzine avranno una vera e propria mostra/mercato: il BBBzine) e le nuove frontiere tecnologiche del fumetto.

All’inizio parlavo anche di una dimensione locale, in aggiunta a quella nazionale e internazionale. E ovviamente mi riferivo a Bologna, che sempre di più, grazie alla sua storia (celebrata, durante il festival, con mostre, dibattiti e presentazioni dedicate a Magnus, Bonvi, Giorgio Morandi e Luigi Bernardi), all’incredibile numero di autori che qua vivono e lavorano, al corso di fumetto dell’Accademia di Belle Arti e al BilBOlbul, meriterebbe il titolo di “capitale italiana del fumetto”—il vero problema è che spesso i bolognesi neanche se ne accorgono. Da qui il mio invito gli appassionati che gireranno per la città in questi giorni: adottate un bolognese, uno qualsiasi—il tabaccaio, il barista, la signora col cagnolino che incontri per strada—e fagli capire, attraverso i tuoi occhi, quanto sarebbe bello se la città si svegliasse ogni giorno con questo fermento e questa pazzesca offerta di cibo per gli occhi, per la mente e per lo spirito.

i video-teaser del BBB15 sono stati realizzati da Lorenzo Ghetti e Carlo Trimarchi, autori del webcomic To Be Continued

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